Accumuli di PFU, Pichetto Fratin: “Con Registro Pneumatici maggiore trasparenza e controllo”

di Elvira Iadanza 03/07/2025

Il titolare del Mase ha risposto a un’interrogazione al Question Time al Senato sugli accumuli di pneumatici fuori uso. “Fino al 14 luglio aperte le iscrizioni per il nuovo Registro”, ha sottolineato il ministro


“Il Ministero negli ultimi mesi ha intensificato i controlli sul sistema di gestione al fine di verificare che si rispettino gli obiettivi di raccolta territoriale previsti dalla normativa di settore e il corretto utilizzo dei fondi derivanti dai contributi ambientali”, così il ministro per l’Ambiente e la Sicurezza energetica, Pichetto Fratin, rispondendo al Question Time al Senato a un’interrogazione sulla corretta gestione e smaltimento degli pneumatici fuori uso (PFU).

A chiedere chiarimenti è stata la senatrice di Fratelli d’Italia Simona Petrucci, che ha sollecitato il titolare del Mase sulla questione degli accumuli di pneumatici non ritirati che ingombrano le officine, soprattutto in corrispondenza dei cambi stagionali. Il problema principale, ha sottolineato Petrucci, è “da rintracciare in special modo nel disallineamento delle quote di immissione di nuovi pneumatici rispetto a quelli esausti, a causa anche degli acquisti online” e, in particolare, delle gomme immesse a mercato in assenza di tracciabilità e di eco contributo.

All’interrogazione il ministro ha risposto che “al fine di risolvere le criticità segnalate a svuotare i depositi degli operatori, il Ministero ha autorizzato per il 2024 un aumento temporaneo della quantità di PFU da raccogliere rispetto a quanto fissato dalla normativa. Inoltre è stato potenziato il monitoraggio della raccolta ordinaria con il supporto delle associazioni di categoria e del tavolo istituito”.

Il cambio di passo definitivo, però, dovrebbe arrivare con l’entrata in vigore del Registro Pneumatici, le cui iscrizioni sono aperte dal 14 maggio al 14 luglio del 2025. Questo strumento, sostiene Pichetto Fratin “favorirà maggiore trasparenza e controllo da parte del Ministero. Inoltre, offrirà un portale accessibile al pubblico e sarà quindi possibile per tutti gli operatori acquisire informazioni specifiche sulla gestione in base alle distinte funzioni svolte”.

Il tema degli accumuli di PFU, però, non si esaurisce con l’entrata in vigore del nuovo registro, infatti, ha continuato il ministro: “E’ stata avviata una verifica sull’efficacia del decreto ministeriale 182/2019 attraverso una valutazione di impatto di regolamentazione. Tale verifica, che tiene conto anche dei commenti raccolti in consultazione pubblica, è in fase di analisi. Dopo l’esito saranno adottate eventuali modifiche e integrazioni alla normativa attuale per renderla più rispondente alle criticità emerse”, ha concluso Pichetto Fratin.

Il problema degli accumuli degli pneumatici è stato denunciato dalla CNA lo scorso maggio, la Confederazione ha anche realizzato un sondaggio tra gli addetti del settore: “il 32% delle imprese intervistate denuncia tempi di attesa per il ritiro degli PFU superiori ai nove mesi“.

Tempi lunghi, che pesano molto alle imprese “la giacenza media nei piazzali – scrive CNA – supera le 400 unità per più del 48% delle imprese e si ferma tra 200 e 400 gomme in un altro 31% di imprese”.

In media ci sono 360 pneumatici per impresa in giacenza all’interno del luogo di attività, “con la ovvia conseguenza di rendere molto complesso, se non impedire, il normale svolgimento del lavoro”, conclude la Confederazione Nazionale dell’artigianato e della Piccola e Media Impresa

1 Commento su "Accumuli di PFU, Pichetto Fratin: “Con Registro Pneumatici maggiore trasparenza e controllo”"

  1. Galdino ha detto:

    E’ una vergogna manca l’organizzazione del Consorzio per gestire le richieste inevase da mesi

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