Differenziata oltre l’80% e secco residuo sotto gli 80 kg: Bitetto avanguardia della tariffa puntuale

di Redazione Ricicla.tv 14/10/2022

Grazie al progetto REthinkWASTE Bitetto diventa avanguardia della tariffa puntuale: differenziata oltre l’80% e rifiuti residui a meno di 80 kg l’anno. Merito di un sistema di spinte gentili che invita i cittadini a una maggiore consapevolezza

Meno di 80 kg di rifiuto indifferenziato l’anno per ogni cittadino e una raccolta differenziata che supera l’80%. No, non siamo nel virtuoso Nord-Est ma in Puglia, per la precisione a Bitetto, avanguardia della tariffa puntuale in Italia. In un Sud che di certo non brilla per diffusione del modello di tariffazione basato sulla misura dei rifiuti conferiti da ogni utenza, e non sulla superficie degli immobili come per la Tari tradizionale, il Comune pugliese è riuscito infatti a fare di più, associando al modello PAYT, ovvero ‘pay as you throw’, paga per quello che butti, un metodo KAYT, che sta per ‘know as you throw’, conosci quello che butti. La tradizionale tariffa puntuale, impostata sulla misurazione dei conferimenti di secco residuo, è stata integrata con un sistema di spinte gentili – i cosiddetti ‘nudge’ – che puntando sul coinvolgimento attivo dei cittadini ne aumentasse la consapevolezza e quindi la capacità di differenziare di più e meglio e di ridurre la produzione di rifiuti. I risultati sono nei numeri: la produzione pro capite di rifiuto indifferenziato si è attestata a 76,39 kg l’anno (un Comune si considera virtuoso se riesce a stare sotto i 100 kg), mentre la quantità di rifiuto differenziato (organico, carta, plastica/metalli, vetro) ha superato questo settembre la percentuale dell’80,28%. Numeri che pongono Bitetto in linea con le più virtuose esperienze italiane.

“Possiamo fare partire l’economia circolare – spiega la sindaca di Bitetto Fiorenza Pascazio – solo se tutti noi siamo consapevoli che questa inizia con una raccolta differenziata di qualità. A questo scopo abbiamo adottato nel nostro comune il modello KAYT e i risultati ci danno ragione”. Il KAYT è sbarcato nel 2019 a Bitetto come parte della sperimentazione condotta nell’ambito del progetto UE LIFE-REthinkWASTE, che ha coinvolto, oltre al Comune pugliese, anche Bassano del Grappa, Varese e Ancona e le amministrazioni locali catalane di Sant Just Desvern Santa Elulàlia de Ronçana, Cardedeu ed El Brull, in Spagna. Un modello innovativo, spiega l’assessora al bilancio Rosa Occhiogrosso “costruito dal nostro comune grazie alla collaborazione delle imprese Navita e Innova“, rispettivamente gestore del servizio pubblico e partner tecnologico del progetto. “Il suo punto di forza – dice l’ad di Navita Francesco Roca, è rendere consapevole l’utente del rifiuto prodotto, coinvolgendolo nella gestione integrata dello stesso con trasparenza e partecipazione“.

Partecipazione che nell’ambito del progetto ha assunto la forma di un vero e proprio gioco a premi, ribattezzato ‘Riciclo e Vinco’. Su un canale ad hoc attivato sulle principali piattaforme di messaggistica (WhatsApp, Telegram, SMS) 251 famiglie hanno ricevuto e risposto a domande sulle buone pratiche di gestione dei rifiuti e sulle proprie abitudini di conferimento per un totale di oltre 48mila messaggi inviati tra maggio del 2021 e giugno del 2022 e quasi 27mila messaggi ricevuti. Il 69,35% degli utenti ha risposto entro 48h e il 65,69% utenti hanno risposto correttamente alle domande. Ai cittadini che si sono distinti per frequenza d’interazione, risposte corrette e comportamenti virtuosi sono stati distribuiti 113 premi per un valore complessivo di 9mila 300 euro in buoni spesa da utilizzare nelle attività commerciali di Bitetto. Un mix di premialità, condivisione di informazioni e interazione one-to-one che ha rappresentato il cuore del progetto, una spinta gentile che, dicono i numeri, può contribuire a rendere più consapevoli i cittadini e ad orientarne le scelte nella direzione della sostenibilità. “Chi differenzia bene deve vedere riconosciuto questo comportamento positivo. Chi ancora non lo fa o lo fa male, deve invece comprendere che ciò si traduce in un problema per tutta la filiera dei rifiuti” spiega la sindaca.

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