12 aziende firmano il manifesto per raggiungere il traguardo di un sistema moda realmente sostenibile: “Gli sprechi sono una sfida risolvibile per la nostra generazione”
Sono 12 le aziende della filiera tessile europea che hanno firmato il manifesto dell’European Circular Textile Coalition per promuovere e raggiungere il traguardo di un sistema moda realmente circolare e per esortare l’Unione europea a trasformare i rifiuti tessili post consumo in un “motore di innovazione, competitività e posti di lavoro verdi”, come si legge nel comunicato stampa rilasciato da Reju, una delle imprese promotrici del manifesto.
Spinti dall’aumento dei consumi, i rifiuti tessili stanno diventando un problema sempre più ingombrante. Nella sola Unione europea ogni anno vengono generate 12,6 milioni di tonnellate di tessili post consumo all’anno, ma solo l’1% viene riciclato in nuovi indumenti. “Questo non è più accettabile”, scrivono i firmatari del programma, che recita: “Ci rifiutiamo di accettare gli sprechi tessili come una cosa inevitabile, li consideriamo invece una sfida risolvibile per la nostra generazione”. Le aziende, quindi, chiedono la collaborazione dell’Unione europea, poiché “senza un sistema pronto all’uso, anche le normative più lungimiranti rischiano di rivelarsi inadeguate. Siamo qui per contribuire a colmare questo divario”, sottolinea il gruppo.
I pilastri al centro di questa nuova proposta sono tre: garantire una filiera tessile europea competitiva, riportando la produzione sulle coste europee per rispettare gli standard ambientali e lavorativi, priorità al riciclo tessile-tessile di alta qualità, facendo dei rifiuti tessili post-consumo la materia prima principale per i nuovi tessuti e in ultimo la definizione dell’obbligo di contenuto riciclato nei tessuti, con obiettivi ambiziosi ma realistici da introdurre gradualmente nel tempo.
“Reju è un’azienda che promuove il cambiamento di sistema e crediamo fermamente che il cambiamento avvenga attraverso la collaborazione. Ecco perché questa iniziativa è importante per guidare il cambiamento collettivamente, come settore che si unisce, e invitiamo altre aziende a unirsi a noi”, afferma Patrik Frisk, CEO di Reju, azienda francese di rigenerazione dei materiali focalizzata sulla creazione di soluzioni innovative per la rigenerazione di tessuti in poliestere e rifiuti PET post-consumo
Fanno parte della neonata Coalizione Europea per il Tessile Circolare, oltre a Reju anche Resortecs, COLEO, Tissage de Charlieu, Synergies TLC, Nouvelles Fibres Textiles, Sympany, European Spinning Group, Ariadne, Erdotex, Utexbel e Noyfil.


