In Campania nel 2024 sono state raccolte meno di 17 mila tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Numeri lontani dalla media italiana e dagli obiettivi europei
“La raccolta dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Campania nel 2024 segna poco meno di 17.000 tonnellate. Un risultato non sufficiente e che colloca la regione all’ultimo posto in Italia per raccolta. La Campania non riesce a raggiungere gli obiettivi europei, ma neanche la media nazionale”, così Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento Raee, nel commentare i dati relativi alla raccolta dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche in Campania.
I dati, appena pubblicati, fotografano l’andamento poco incoraggiante delle attività di raccolta e avvio a corretto trattamento dei raee. Nel 2024 in Campania sono state intercettate 16.897 tonnellate di apparecchiature elettriche ed elettroniche, appena lo 0,1% in più rispetto al 2023. In media, per ogni cittadino sono stati raccolti 3,02 kg di materiale, rendendo così la Campania ultima in classifica in Italia per la raccolta pro capite.
Tra le province più virtuose c’è Caserta, con un incremento di raccolta dell’8,7% rispetto al 2023. Un dato in contrasto con i numeri delle altre realtà, che nel confronto con l’anno precedente fanno tutte registrare cali: Avellino raccoglie lo 0,8% in meno, Benevento segna -2,3%, Napoli -2,6% e fanalino di coda la provincia di Salerno che raccoglie il 4,2% in meno se si confrontano i numeri con il rapporto pubblicato lo scorso anno.
Scendendo più nel dettaglio, la provincia di Avellino raccoglie 3,46 kg di Raee per abitante. In tutto il 2024 in Irpinia sono state intercettate 1374 tonnellate di apparecchiature dismesse, con un +7,5% per quanto riguarda la raccolta del raggruppamento R4 (piccoli elettrodomestici, apparecchi elettronici o digitali).
Nel Sannio aumenta la raccolta di R2 (i cosiddetti ‘grandi bianchi’ come lavatrici e lavastoviglie) +10,6% e il raggruppamento R4 (+7,8%) per un totale di 630 tonnellate raccolte, con una media di 2,41 kg pro capite.
Caserta è sul podio per le quantità intercettate nelle province campane. Il raggruppamento R2 segna un +25,3% di raccolta rispetto al 2023. Bene anche il settore dei piccoli elettrodomestici con il 13,2% in più. L’intera provincia ha raccolto 4727 tonnellate di materiale, portando, in questo modo, la raccolta pro capite a 5,21 kg per abitante.
Napoli ha raccolto 6483 tonnellate di Raee, con una raccolta pro capite di 2,18 kg/ab. Rispetto al 2023 la raccolta ha registrato un +9,8% dei piccoli elettrodomestici (R4).
La provincia di Salerno raccoglie complessivamente 3683 tonnellate di materiale, 3,48 kg per abitante, bisogna sottolineare, però, un piccolo dato in controtendenza: nel salernitano aumenta del 6,8% la raccolta di lampade a scarica, lampade fluorescenti, tubi al neon, lampadine a led (R5).
In tutta la regione, seguendo un trend che è però anche italiano, calano i dati sui recuperi dei volumi di tv e monitor avviati a trattamento, che risentivano, negli scorsi report, degli effetti legati all’erogazione del Bonus Tv.
In generale, sono ‘grandi bianchi’ e i piccoli elettrodomestici i rifiuti elettronici che registrano le performance migliori di raccolta in Campania. In media sono stati raccolti rispettivamente 1,6 kg e 1 kg pro capite. Numeri che, però, pongono il territorio campano ancora al di sotto della media italiana (2,15 kg/ab e 1,4/ab).
Un altro capitolo del rapporto RAEE 2024 riguarda i premi di efficienza erogati alle varie province. In totale i bonus sono stati di 1.182.939 euro. Anche in questo caso è Caserta a registrare i risultati migliori, avendo incassato oltre 560 mila euro.
La sfida per la Campania ora è quella di è mettersi al passo con le altre regioni e raggiungere risultati che le consentano di avvicinarsi alla media italiana di raccolta di 6,07 kg/ab: “È necessario per il futuro investire molto nella raccolta e censire correttamente tutti i raee che vengono generati, per non alimentare situazioni che possono degenerare in una gestione illegale” conclude Fabrizio Longoni, direttore generale del Centro di Coordinamento Raee. È anche dal recupero dei ritardi in Campania che passa la strada per raggiungere gli almeno 11 kg pro capite di raccolta richiesti da Bruxelles, che ha già inviato all’Italia (e ad altri Stati membri Ue) una lettera di messa in mora per l’insufficiente tasso di intercettazione dei rifiuti elettrici ed elettronici.