Rifiuti tessili, un protocollo per migliorare la lotta al traffico illecito

di Redazione Ricicla.tv 19/05/2025

UNIRAU organizzerà attività formative e divulgative per il personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli addetto ai controlli in dogana sulle attività svolte dagli operatori del fine vita tessile al fine di rendere più efficaci le operazioni di verifica e controllo


Rendere più puntuali ed efficaci le attività di controllo dei flussi transnazionali di abiti usati e rifiuti tessili, anche per agevolare l’intercettazione di eventuali traffici illeciti. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato tra UNIRAU, associazione dei recuperatori di rifiuti tessili urbani, e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Un’intesa che punta a rafforzare le operazioni di verifica delle movimentazioni in ingresso e in uscita dall’Italia, in un mercato dalla portata sempre più globale, migliorando la conoscenza tecnica degli agenti doganali con attività formative e divulgative rivolte al personale addetto ai controlli.

“La crescente invasività e trasversalità delle frodi e dei traffici illeciti in ambito doganale – evidenzia Claudio Oliviero, direttore della direzione dogane dell’ADM – impone all’Agenzia di dotarsi di strumenti di contrasto del fenomeno sempre più sofisticati e invasivi; l’obiettivo è sempre quello di prevenire e arginare al massimo livello questi fenomeni criminosi, nell’interesse dello Stato e dei cittadini; in quest’ottica, l’accordo stipulato con UNIRAU costituisce una preziosa opportunità per l’amministrazione di acquisire maggiori conoscenze tecniche nel settore dei rifiuti tessili urbani, che potranno essere proficuamente utilizzate dai nostri funzionari impegnati nell’attività di controllo in dogana”.

L’intesa metterà a disposizione dei controllori elementi di conoscenza e dati informativi indispensabili per una corretta lettura delle dinamiche legate alle movimentazioni transfrontaliere di rifiuti tessili e abiti usati, che secondo un briefing dell’European Environment Agency negli ultimi 20 anni sono più che triplicate. Un mercato sempre più globale, che vede nella filiera italiana del recupero dei tessili post consumo uno dei principali attori a livello internazionale, alle prese da un lato con interventi normativi che stanno ridefinendo le regole di settore e dall’altro con una delicata congiuntura economica.

“La strategia europea per un tessile sostenibile e circolare, approvata nel 2022, l’obbligo per i Comuni di garantire la raccolta differenziata dei rifiuti tessili urbani e la prossima entrata in vigore di regimi di responsabilità estesa dei produttori stanno radicalmente cambiando questa filiera – afferma Andrea Fluttero presidente UNIRAU – la nostra associazione intende dare il massimo supporto informativo ai legislatori e alle autorità di controllo per valorizzare il lavoro dei tanti operatori della raccolta e della selezione che operano nel rispetto delle norme e contrastare chi infrangendo le leggi crea danni ambientali e concorrenza sleale”.

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