Ecolamp: cresce del 4% la raccolta di sorgenti luminose esauste

di Alessia Onzaca 30/01/2016

Il 2015 si è chiuso con un segno positivo per Ecolamp, il consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione, che ha registrato un +4% di raccolta di lampadine esauste. Un bilancio più che positivo se si considera che l’incremento è dovuto, in buona parte, alla maggiore partecipazione dei consumatori italiani, sempre più attenti al corretto conferimento dei beni a fine vita. 1.840 è il numero dei centri di raccolta assegnati dal Centro di Coordinamento (CdC) Raee al Consorzio Ecolamp, e riservati per lo più al conferimento da parte dei privati cittadini. Canale dove si registra una crescita molto sensibile del servizio di raccolta, dovuta all’adesione di alcuni utenti professionali (precedentemente serviti solo da Ecolamp attraverso il servizio volontario Extralamp) al CdC Raee in qualità di piccoli Centri di Raccolta.

Nonostante la partecipazione attiva dei privati, la quota più consistente delle sorgenti luminose esauste continua però a provenire dai professionisti del settore illuminotecnico. Il Nord della penisola rappresenta l’eccellenza nella raccolta di lampadine esauste. Sul podio, al primo posto, la Lombardia con 650 tonnellate, al secondo il Veneto con 279 e al terzo il Piemonte con 187. A seguire, il Lazio e l’Emilia Romagna, che registra un incremento del 27% rispetto al 2014. Un +8% è il risultato conseguito dalla Campania, mentre la crescita più consistente si rileva in Sicilia. L’isola infatti passa dalla tredicesima alla nona posizione a livello nazionale: sono 64 le tonnellate raccolte e l’incremento rispetto al 2014 è del 23%. Anche la Basilicata triplica il riciclo delle lampadine: 12 tonnellate e un incremento annuale di quasi il 300 per cento.

Resta invariato, rispetto ai dati raccolti dal Consorzio nel 2014, il primato a livello provinciale. Milano si riconferma al primo posto, registrando uno scarto significativo rispetto a Roma, seconda in classifica (210 tonnellate raccolte nel capoluogo meneghino a fronte delle 135 raccolte dalla Capitale). «Ecolamp ancora una volta chiude l’anno con il segno più – sottolinea Fabrizio D’Amico, direttore generale del Consorzio – e mantiene la propria vocazione al miglioramento continuo. Oggi siamo chiamati a guardare ai nuovi obiettivi europei di raccolta sia in termini di quantità che di qualità, in una logica di circular economy e valorizzazione del rifiuto come risorsa che ha contraddistinto sin dall’inizio della sua attività il modello Ecolamp».

 

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