Materie prime critiche, la Commissione Ue lancia nuovo bando per i progetti strategici

di Elvira Iadanza 30/09/2025

La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 15 gennaio 2026. Il 9 ottobre si terrà una sessione informativa online dedicata ai promotori interessati. L’obiettivo è l’indipendenza strategica dell’Unione


Dalle materie prime strategiche e dal loro approvvigionamento passano l’indipendenza dell’Unione europea, la competitività della sua economia, ma anche i destini della transizione verde. La Commissione Ue lo sa bene e per questo ha lanciato il secondo invito per i progetti che contribuiscano ad aumentare il grado di autonomia dell’Ue nel reperire minerali come rame, platino o ‘terre rare’, essenziali per settori chiave dell’industria Ue come rinnovabili, digitale o aerospazio.

L’annuncio è arrivato qualche giorno fa dal vicepresidente dell’esecutivo Ue Stéphane Séjourné a Kiruna, in Svezia, con l’obiettivo di garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime strategiche per l’industria europea. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 15 gennaio 2026 alle ore 12 e già il 9 ottobre si terrà una sessione informativa online dedicata ai promotori interessati.

Nel presentare la nuova edizione dell’iniziativa, il vicepresidente Séjourné ha commentato: “Con la nostra prima ondata di progetti strategici, l’Europa ha dimostrato la possibilità di potenziare l’estrazione, la raffinazione, la lavorazione e il riciclaggio nazionali all’interno dell’Ue e di cooperare con i paesi partner per ridurre le dipendenze, rafforzare la sicurezza economica e diversificare l’approvvigionamento. Si tratta di un altro passo fondamentale verso la sovranità europea. Invito ora i promotori di progetti a presentarne altri per tutte le 17 materie prime strategiche”.

Nell’elenco delle materie prime strategiche che l’Europa intende assicurarsi, per ridurre le importazioni dai Paesi terzi che ad oggi ne detengono quasi il monopolio, figurano metalli come nichel, grafite, gallio, manganese, titanio metallico, metalli del gruppo del platino, elementi delle ‘terre rare’ leggere e pesanti, germanio, sicilio metallico, cobalto, alluminio, bauxite, litio, tungsteno, bismuto, boro e rame.

La ricerca di progetti strategici rientra nel programma di attuazione del Critical Raw Materials Act che mira, appunto, a sviluppare la capacità di resilienza europea assicurandosi materie prime essenziali per la transizione verde e digitale. Gli obiettivi dell’Ue puntano, entro il 2030, all’aumento della capacità di trasformazione dell’Unione, che dovrebbe essere in grado di produrre almeno il 40% del suo consumo annuo di materie prime strategiche. Grande risalto è dato anche alla capacità di riciclo, che secondo i target di Bruxelles dovrà soddisfare almeno il 25% del consumo annuo di tali materiali.

Per essere ammesse le proposte devono migliorare significativamente la sicurezza dell’approvvigionamento, essere tecnicamente fattibili e garantire un’attuazione sostenibile. I progetti selezionati beneficeranno di autorizzazioni più rapide e di un accesso agevolato ai finanziamenti. Con il bando precedente sono state selezionate 60 proposte, di cui 47 in Europa. Tra i progetti selezionati figurano anche quattro progetti italiani che puntano al recupero di materie prime strategiche attraverso il riciclo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *