Regolamento Ue veicoli a fine vita, Euric e Fead: “No all’abbassamento dei target sulla plastica riciclata”

di Elvira Iadanza 18/06/2025

Due delle maggiori associazioni di riciclatori europei hanno pubblicato il loro punto di vista per commentare le proposte di modifica al Regolamento Elv presentate dal Consiglio Europeo


Regolamento europeo per i veicoli a fine vita, il dibattito è aperto. Dopo la presentazione del testo da parte della Commissione europea, il Consiglio europeo ha fatto pervenire le sue proposte di modifica in cui chiede maggiore flessibilità per le case produttrici e più tempo per poter arrivare ai target proposti dall’esecutivo comunitario. Tra i vari emendamenti presentati dagli Stati membri spiccano quelli relativi alla quantità di plastica riciclata da inserire nei nuovi modelli di veicoli, con la richiesta di rendere meno stringenti gli obiettivi di contenuto minimo proposti da Bruxelles. Una posizione che accoglie, in parte, gli appelli delle case auto ma che ha suscitato l’immediata reazione delle associazioni dei riciclatori europei.

Con due comunicati distinti Euric e Fead hanno espresso le loro posizioni in merito alle modifiche proposte dai ministri dei 27 stati Ue. “Pur riconoscendo i progressi compiuti nel processo legislativo- scrive Fead qualsiasi allentamento degli obiettivi minimi relativi al contenuto riciclato o delle scadenze di attuazione mette a repentaglio la reale capacità della norma di promuovere l’economia circolare nel settore automobilistico”.

Il riferimento è alla proposta del Consiglio Ue che chiede di modificare il target del 25% di plastica riciclata all’interno dei nuovi veicoli in circolazione. A differenza della Commissione, che fissa il raggiungimento del target a 72 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, l’approccio proposto dal Consiglio, infatti, è quello di arrivare al 25% attraverso un piano in tre step: 15% entro 72 mesi, 20% dopo 96 mesi e 25% dopo 120 mesi. Una dilazione che non convince la Federazione europea dei gestori di rifiuti.

“Abbiamo insistito – prosegue il comunicato di Fead – affinché gli obiettivi proposti dalla Commissione Europea – il 25% di contenuto di plastica riciclata entro 72 mesi dall’entrata in vigore del regolamento, con almeno il 25% del materiale proveniente da closed loop – siano mantenuti senza riduzioni o ritardi. Questi obiettivi sono raggiungibili e fondamentali per garantire investimenti nel riciclo di alta qualità dei veicoli a fine vita”. Una posizione simile è stata adottata anche da Euric, che nella sua nota sottolinea come “abbassare l’obiettivo di contenuto di plastica riciclata dal 25% al ​​15% rappresenti un passo indietro”.

“Oggi l’80% della plastica proveniente dai veicoli a fine vita viene ancora smaltita in discarica o incenerita – denuncia Maria Vera Duran, Senior Technical Manager di EuRICQuesta situazione non cambierà senza obiettivi vincolanti che orientino sia l’offerta che la domanda. Tassi di riciclo più elevati possono essere raggiunti solo se le case automobilistiche si impegnano a utilizzare plastica riciclata nei nuovi veicoli: la circolarità deve essere una responsabilità condivisa lungo tutta la catena del valore”.

Tema parallelo ai target è quello del tipo di plastica da utilizzare. Secondo Fead, infatti, è necessario escludere “fermamente le plastiche pre-consumo e di origine biologica dai calcoli per il raggiungimento degli obiettivi di contenuto riciclato”. Per Euric, inoltre, gli obblighi di contenuto minimo andrebbero estesi anche ai metalli, che al momento restano esclusi. “Obiettivi più deboli e opportunità mancate sui metalli – avverte infatti l’associazione – rischiano di rallentare lo slancio proprio quando l’Europa dovrebbe trasformare la decarbonizzazione in un motore di crescita e competitività”.

Al centro poi del dibattito resta anche uno dei passaggi chiave della proposta di regolamento, il rafforzamento della responsabilità estesa del produttore (o EPR): secondo Fead “l’intera filiera gestionale, inclusi i centri di trattamento autorizzati (ATF), gli impianti di riciclo meccanico e gli impianti di post-triturazione, deve avere voce e voto nella governance delle organizzazioni di responsabilità estesa del produttore” perchè, come sottolinea Paolo Campanella, segretario generale Fead “questa legislazione non riguarda solo le automobili; riguarda il futuro della circolarità in Europa”. La palla ora passa al Parlamento europeo che dovrà adottare la propria posizione negoziale. E da lì in poi si aprirà il trilogo.

1 Commento su "Regolamento Ue veicoli a fine vita, Euric e Fead: “No all’abbassamento dei target sulla plastica riciclata”"

  1. Allentare i target sul riciclo nei veicoli è un errore strategico IMHO

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