RemTech Expo 2017 al via con gli Stati Generali delle Bonifiche

di Redazione Ricicla.tv 20/09/2017

Si è aperta con l’atteso appuntamento degli Stati Generali sulla Bonifica dei Siti Contaminati la mattinata di lavori di RemTech, il segmento principale della undicesima edizione di RemTech Expo iniziato questa mattina a Ferrara. Il dibattito ha messo a confronto istituzioni, imprese ed associazioni sullo stato dell’arte delle bonifiche in Italia e sulle prospettive di sviluppo del settore.

«La strategia adottata dal Ministero per la gestione delle bonifiche nei Siti di Interesse Nazionale, per i dati che sono in nostro possesso, sta dando i primi risultati positivi – ha dichiarato la dirigente del settore bonifiche del Ministero dell’Ambiente, Laura d’Aprile – siamo arrivati ad oltre 6mila ettari di aree restituite ad uso produttivo ed alla collettività per uso residenziale o verde. Negli anni abbiamo approvato progetti per centinaia di migliaia di euro. Insomma le attività di bonifica dei SIN vanno avanti e i cantieri aperti ne sono dimostrazione».

«Rispetto alle difficoltà riscontrate durante la scorsa legislatura, con i nostri sopralluoghi abbiamo verificato che in diversi siti sono partiti diversi cantieri – ha ribadito il presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, Alessandro Bratti – ci sono anche sperimentazioni in atto in alcuni di questi cantieri con tecnologie innovative. C’è sicuramente ancora qualcosa da fare con situazioni bloccate tra Enti Locali, Ministero e imprese, ma il bilancio di questa legislatura si può certamente chiudere con un segno positivo».

«Siamo uno dei principali operatori a livello nazionale in materia di bonifiche, peraltro i nostri interventi riguardano aree che non abbiamo contaminato noi, ma che abbiamo ereditato nel corso degli anni a seguito di varie crisi industriali italiane – spiega Vincenzo Maria Larocca, amministratore delegato di Syndial – abbiamo speso circa 3 miliardi di euro in interventi di bonifica e programmiamo di spenderne ulteriori 2 miliardi e mezzo circa. Vogliamo arrivare ad una gestione sostenibile delle attività di bonifica recuperando le aree industriali contaminate dedicandole alla produzione di energie rinnovabili e sostenibili o per iniziative di reindustrializzazione».

«Quella delle bonifiche è una delle vertenze storiche della nostra associazione, direi purtroppo, giacché negli anni Ottanta e Novanta ci battevamo per la chiusura di quelle realtà industriali più inquinanti che ora sono tra i Siti contaminati – ha dichiarato Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente – bisogna continuare a lavorare, ora, perché tutti gli investimenti pubblici e privati vengano utilizzati al meglio per risanare quelle ferite rimaste aperte e per rilanciare quelle aree industriali rimaste in stato “comatoso” con cicli industriali nuovi, innovativi e sostenibili».

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