Economia circolare, il Sud riparte da Salerno

di Mauro Delle Fratte 16/04/2019

Salerno come città simbolo di un Sud che ce la può fare, che deve mettere in moto risorse e mezzi per trasformare il rifiuto in una risorsa ed entrare di forza nei processi produttivi utili ad una buona economia circolare, quella che l’Europa chiede e la coscienza ambientale impone.
Se ne è parlato a Salerno nella sede di Confindustria, nel corso di un convegno organizzato da Cisambiente, l’Associazione nata in seno a Confindustria e nella quale il Direttore Generale, Lucia Leonessi, ha fatto convergere le principali imprese italiane che si occupano di ambiente.

Il pomeriggio di lavori si  è aperto con i saluti istituzionali del Presidente, Marcello Rosetti e di quelli del Vice Presidente, anche delegato Ambiente e Sicurezza di Confindustria Salerno, Lina Piccolo.

“Per ogni sfida vinta, ce n’è un’altra dietro l’angolo. Quella di Confindustria Salerno è dimostrare che il Sud non ha nulla da invidiare al Nord perché vanta un tessuto imprenditoriale puro, che cresce grazie all’attaccamento al lavoro e alla terra, la stessa terra che intendiamo difendere e promuovere” – è stato il commento di apertura di Piccolo.

Ha sottolineato la necessità di favorire  i processi di sviluppo di un mezzogiorno ancora affaticato dal punto di vista produttivo, il Direttore delle politiche industriali di Confindustria, Andrea Bianchi: “L’economia circolare si fa con impianti di recupero e riciclo, ma anche con un quadro normativo certo e stabile – ha sottolineato Bianchi  che poi ha aggiunto: –  è altresì fondamentale  vincere le resistenze dei territori troppo spesso contrari ad un processo di industrializzazione  che può portare sviluppo e crescita per tutti”.

Ma anche il Sud può vantare delle eccellenze e lo ha testimoniato Carlo Lusi, Direttore Commerciale Sumus Italia, altra impresa associata in Cisambiente che ha inventato  un particolare sacchetto di carta riciclata che potrebbe ridurre le volumetrie dell’organico domestico. “Per vincere le prossime sfide e conquistare sempre più ampie fette di mercato – ha detto Lusi  – è però necessario chiedere un quadro normativo più chiaro con decreti end of waste che favoriscano il comparto”.

Un problema, quello dell’end of waste, che ostacola le imprese di settore e rispetto al quale  ha proposto interventi legislativi il senatore Luca Briziarelli, membro  della Commissione Ambiente e presente al pomeriggio di lavori. “Siamo al paradosso che in alcune aree di Italia è stato necessario declassare la raccolta differenziata in indifferenziata perché non ci sono impianti per trattarla. Nel nostro Paese manca una impalcatura normativa adeguata che favorisca investimenti sui territori e quindi i processi di riciclo e di economia circolare. Noi della Lega lo andiamo sostenendo da tempo e ci batteremo per accelerare i processi normativi” – ha rassicurato il Senatore.

Le conclusioni della giornata sono state affidate al Direttore Generale di Cisambiente, Lucia Leonessi che ha ribadito l’impegno dell’Associazione a portare in giro per l’Italia le esperienze delle imprese che ogni giorno investono risorse e ingegno a favore dell’economia circolare, per contribuire alla valorizzazione della risorsa ambiente e di quella mare.
Proprio al mare è dedicato uno dei prossimi appuntamenti dell’Associazione che si svolgerà a giugno a bordo di una nave nel porto di Civitavecchia. “Un mare di impegno – ha detto la Leonessi – è il nome dell’evento intorno al quale proveremo  a far convergere l’attenzione delle massime autorità, colmando quel gap che ancora esiste tra Imprese e Istituzioni perché insieme inizino a dialogare nell’ottica di un’economia sempre più green”.

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