Bagnoli, via libera al Praru ma c’è il no della Regione

di Redazione Ricicla.tv 14/06/2019

Via libera Piano di recupero ambientale e rigenerazione urbana (Praru) di Bagnoli. La conferenza di  servizi convocata dal Commissario straordinario del Governo Francesco Floro Flores, ha approvato il lo stralcio urbanistico del programma relativo alla destinazione d’uso delle aree. Questo dà l’avvio alla conclusione definitiva di tutta la procedura di riqualificazione del Sito di rilevante Interesse Nazionale di Bagnoli-Coroglio. Stando a quanto emerso a margine della conferenza, entro luglio partiranno le prime bonifiche sull’area ex Eternit e sarà lanciato il concorso per la progettazione della rigenerazione urbana.

“Oggi per Bagnoli e Napoli è una giornata davvero importante, di cui in futuro ci ricorderemo perchè segna una tappa fondamentale nel percorso di rigenerazione e riqualificazione dell’ex Italisider, atteso da ormai 25 anni. L’approvazione dello stralcio urbanistico del Praru avvenuta oggi in sede di Conferenza dei servizi, definisce la destinazione d’uso delle aree. Inoltre, facendo fede all’impegno assunto, si è proceduto a depositare presso la Corte d’Appello di Napoli l’istanza di dissequestro delle aree del Sin”. Lo afferma in una nota il ministro per il Sud, Barbara Lezzi. “Soprattutto, questa è una giornata importante per i cittadini bagnolesi e di Coroglio, con i quali mi sono rapportata durante questo anno al governo e che hanno il sacrosanto diritto di veder rimarginata una ferita aperta ormai da un quarto di secolo. La mia speranza e’ che i lavori possano procedere il più celermente possibile, così da poter finalmente restituire questa bellissima area ai suoi abitanti”.

“Dopo mesi di lavoro – ha dichiarato l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri – finalmente da domani possiamo iniziare a ridisegnare la nuova Bagnoli. Entro luglio bandiremo un concorso internazionale di idee per scegliere il miglior progetto. È stato un percorso condiviso con diversi soggetti istituzionali. I napoletani hanno atteso per troppi anni ricevendo promesse non mantenute. Da 25 anni i fiumi di parole sono stati superiori alle azioni concrete. Oggi noi possiamo dire di aver conseguito diversi obiettivi: la valutazione ambientale strategica, l’approvazione del Praru, per ciò che riguarda lo stralcio urbanistico, il dissequestro di alcune aree.  Inoltre è stata confermata la dotazione finanziaria di 320 milioni di euro. Questi sono fatti”.

Ma il via libera al Praru non è stato unanime. A votare contro la Regione, che affida ad una nota tutte le perplessità sul Piano. “La Regione Campania – si legge – nel riconfermare il proprio impegno all’approvazione dello Stralcio Urbanistico del PRARU, rileva che, ad oggi, non è nelle condizioni di esprimere il proprio parere favorevole permanendo le criticità di cui al documento presentato alla Conferenza dei Servizi così riassunte:

1.    Borgo Coroglio: mancata chiarezza sul progetto di recupero delle abitazioni, sulle modalità di indennizzo in caso di esproprio e sulle garanzie di rientro negli immobili;

2.    Città della Scienza: ricostruzione del Science Centre delocalizzandolo in un’area concordata con la Fondazione Idis evitando il permanere del contenzioso in atto;

3.    mancata salvaguardia delle attività del circolo ILVA, che vanta una storia di oltre 100 anni e che conta 1700 iscritti e che rappresenta un elemento di identità specifico del territorio e che svolge un ruolo sociale;

4.    mancanza nell’attuale stralcio urbanistico di sufficiente documentazione ed elaborati necessari a fornire consistenza al piano;

5.    mancata esplicitazione della sostenibilità finanziaria del programma in relazione alle opere ed alle infrastrutture pubbliche;

6.    aleatorietà e indeterminazione del ricorso alle fonti private rispetto alla mancata definizione dei processi espropriativi.

La Regione auspica che, dopo anni di attesa, siano affrontate e risolte rapidamente tali criticità, al fine di un rilancio concreto e tempestivo del programma di modifica e sviluppo dell’area di Bagnoli. Non è superfluo ricordare, tra l’altro, che i ritardi accumulati nel tempo mettono fortemente a rischio di definanziamento investimenti per decine di milioni di euro realizzati in quell’area (Cittadella dello Sport, Porta del Parco, Turtle Point) e non rendicontati all’Unione Europea”.

“In questo contesto collaborativo – osserva il ministro Lezzi – dispiace rilevare la posizione assunta dalla Regione Campania, che risulta incomprensibile”, afferma Lezzi. “Il mancato parere favorevole – aggiunge – appare legato a un approccio politico e alla volonta’ di porsi in una posizione di contrarieta’ a priori. Come ho sempre detto, per Bagnoli auspico la collaborazione di tutti gli attori in campo. Al contempo, chi non dovesse condividere tale approccio, si dovra’ anche assumere la responsabilita’ di remare contro un progetto sul quale stiamo lavorando con il massimo impegno, nell’esclusivo interesse dei cittadini”.

 

 

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