Ecoballe: la Campania cerca dirigenti per lo smaltimento

di Luigi Palumbo 20/11/2015

AAA, cercasi dirigenti per smaltire le ecoballe. Mentre le ultime statistiche parlano di una Campania al 21,7% di disoccupazione, ecco spuntare all’ombra del Vesuvio un prestigioso annuncio di lavoro. È quello pubblicato lo scorso 18 novembre sul portale web della Regione per il conferimento di incarichi dirigenziali presso la “Struttura tecnica di missione per lo smaltimento dei rifiuti stoccati in balle”, istituita lo scorso 6 novembre con decreto firmato dal governatore Vincenzo De Luca. Due i profili ricercati: un ingegnere tecnico, esperto in progettazione ambientale, ed un esperto in materia di obbligazioni contrattuali e di procedure di lavori servizi e forniture. Posizioni alle quali, chiarisce l’avviso pubblicato dalla Regione, potranno ambire non solo dirigenti di ruolo della Giunta regionale, ma anche dirigenti appartenenti ai ruoli di altre amministrazioni pubbliche, nonché soggetti interni o esterni di comprovata esperienza, trasparenza ed autorevolezza. Termine ultimo per la presentazione delle domande è il prossimo 3 dicembre.

La Giunta insomma procede di buona lena nell’iter per avviare la rimozione di 5 milioni e mezzo di tonnellate di rsu in balle, stoccate in una ventina di siti in giro per la regione, per le quali l’Italia è stata condannata dall’Ue a pagare una maxisanzione da 40 milioni di euro più 120mila euro di penalità quotidiana fino all’avvenuto smaltimento. L’obiettivo, ribadito qualche giorno fa da De Luca in conferenza stampa, è quello di avviare le operazioni entro la fine dell’anno. Dopo aver ottenuto dal governo la copertura finanziaria per le operazioni relative al 2016 e 2017, 300 milioni complessivi stanziati nella Legge di Stabilità 2016, adesso, sostiene De Luca, non resta che aspettare la pubblicazione del decreto legge, varato lo scorso 13 novembre, che mette a disposizione già da subito 150 milioni. «Abbiamo contatti informali con l’Anac in merito alla gara d’appalto per la rimozione delle ecoballe – ha spiegato il governatore – la posizione dell’autorità nazionale anticorruzione prevede che non si possa procedere con la gara senza la copertura finanziaria totale. Aspettiamo – ha aggiunto De Luca – la registrazione e la pubblicazione del decreto legge per poter procedere. Contiamo – ha concluso – che entro pochissimi giorni si parta con la gara».

Attenzione però, perchè su questo punto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, in un’intervista concessa qualche giorno fa al “Mattino” di Napoli ha precisato: «La rimozione potrà iniziare subito dopo la presentazione da parte della Regione Campania di un piano anche sulla base del lavoro scientifico effettuato insieme negli ultimi mesi». Dichiarazione che ci riporta proprio alla struttura di missione istituita con decreto del Presidente della Giunta lo scorso 6 novembre e per la quale, appunto, la Regione sta cercando i due tecnici. Compito dell’organo regionale, si legge nel dpgr, sarà proprio quello di procedere alla “definizione di proposte operative coerenti con il documento ‘Possibili filiere di intervento per la valorizzazione dei rifiuti stoccati in balle sul territorio della regione Campania’ con particolare riferimento alla individuazione dell’impiantistica regionale esistente che può essere utilizzata, anche dopo gli eventuali interventi di adeguamento, per il trattamento e/o smaltimento dei rifiuti imballati e all’individuazione dei siti di cava per la cui ricomposizione morfologica possono essere utilizzate le frazioni organiche stabilizzate provenienti dal trattamento dei rifiuti imballati”.

Il documento in questione, approvato lo scorso luglio dalla Giunta, proponeva tre principali direttrici per lo smaltimento delle balle: trasporto fuori regione, riprocessamento dei rifiuti imballati (negli stir adeguatamente funzionalizzati) per il recupero di materia, trasformazione dei residui in Css o materiale per la ricomposizione morfologica. Tre soluzioni di massima, che, però, non fanno del documento un vero e proprio piano operativo. Quello, per intenderci, che il ministro chiede sia presentato per dare il via alle operazioni di smaltimento e per la cui redazione è stata costituita l’apposita struttura di missione. Le parole di Galletti, insomma, smentirebbero gli annunci di De Luca che invece darebbe per imminente il via alle operazioni di smaltimento, anche se limitatamente al trasporto delle balle fuori regione. Probabile però che, alla fine, da Palazzo Chigi arrivi il via libera alla prima fase dello smaltimento anche senza che il piano sia stato ufficialmente presentato. C’è da fare in fretta per arginare l’emorragia delle sanzioni quotidiane di Bruxelles, ma non solo. Per il presidente del consiglio Matteo Renzi, così come per De Luca, l’avvio delle operazioni in tempi rapidi rappresenterebbe infatti un’importantissima vittoria politica, ed un’occasione per mettere almeno temporaneamente a tacere le chiacchiere sulle vicende giudiziarie dell’ex sindaco di Salerno. Lo dimostra il fatto che il decreto per lo stanziamento dei 150 milioni destinati ad avviare lo smaltimento già nelle prossime settimane sia stato adottato quando erano passate poco meno di 72 ore dall’annuncio dell’iscrizione di De Luca nel registro degli indagati per l’inchiesta della procura di Roma sulla vicenda Mastursi-Scognamiglio.

Una vera e propria scommessa, quella di Renzi, sulla capacità di De Luca di far partire entro la fine dell’anno l’iter per lo smaltimento delle ecoballe. Indipendentemente dall’operatività della neonata struttura di missione. Struttura che, è bene precisarlo, dovrà essere coordinata da un Responsabile Generale, che, a differenza dei tecnici di cui sopra, sarà la stessa Giunta a nominare. Nomina sulla quale, secondo indiscrezioni raccolte da Ricicla, a Palazzo Santa Lucia si starebbe già scatenando una piccola bufera. Il sospetto, infatti, è che anche il processo per lo smaltimento delle ecoballe, affare che nei prossimi mesi muoverà centinaia di milioni di euro, finisca per aprirsi da subito all’ingerenza di interessi diversi da quelli dei cittadini campani. Sospetto fondato, dal momento che il piano operativo ancora non c’è, parte del finanziamento neppure, e già si sta procedendo spediti alla nomina di tre dirigenti. Alla Giunta adesso il compito di fugare ogni dubbio, puntando sulla trasparenza e sulla competenza per liberare la Campania dalla vergogna delle montagne di pattume imballato.

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