Raee, l’appello di Erion: “Contrastare il mercato parallelo”

di Redazione Ricicla.tv 06/06/2023

Nel 2022 Erion, il principale sistema collettivo italiano, ha raccolto 291mila tonnellate di rifiuti elettrici, in calo dell’11%. Bonato: “Contrastare le gestioni parallele e sensibilizzare i cittadini”


Contrastare il mercato parallelo e puntare con maggiore decisione sulla sensibilizzazione dei cittadini per migliorare le attività di raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici. È l’appello lanciato da Erion, principale sistema collettivo italiano per la gestione dei raee, in occasione della pubblicazione del bilancio di sostenibilità 2022. Un anno segnato dalla contrazione delle quantità raccolte e avviate a trattamento dal sistema – in linea con il trend nazionale – che tra raee domestici, professionali, pile e accumulatori calano dell’11% sull’anno precedente, sfiorando le 291mila tonnellate. “Un campanello d’allarme che ci deve spingere a lavorare con ancora più impegno, sia a livello istituzionale sia di filiera, per migliorare il tasso di raccolta di queste tipologie di rifiuti”,  ha dichiarato Danilo Bonato, direttore di Erion Compliance Organization.

Il rallentamento della raccolta, si legge nel bilancio, “è da imputare all’incremento dei ‘flussi paralleli’ (cioè all’intercettazione dei raee da parte di operatori non autorizzati alla gestione di questa tipologia di rifiuti), all’inadeguatezza dei controlli lungo la filiera e a comportamenti e pratiche scorrette dei cittadini che fanno ancora fatica a conferire correttamente i loro piccoli raee”. Nello specifico, si legge, il fenomeno dei ‘flussi paralleli’ “nell’ultimo triennio, è stato accentuato dall’eccezionale aumento del valore delle materie prime“, motivo per cui Erion auspica “un maggiore controllo da parte dello Stato per prevenire e combattere questo fenomeno che causa danni all’ambiente e all’economia”.

Complessivamente, con un tasso di riciclo pari al 89,4% del totale di raee domestici gestiti, l’attività di Erion ha garantito il recupero e la reimmissione nei cicli produttivi di oltre 220mila tonnellate di materie prime seconde di cui 125mila tonnellate di ferro, 35mila di plastica, oltre 5mila di rame e altrettante di alluminio. Materiali preziosi per un paese povero di risorse naturali come l’Italia, tanto più in una fase storica segnata dall’andamento turbolento dei mercati delle commodity. Ma occorre fare di più, riducendo la dispersione dei raee e aumentandone il riciclo. “Per ottenere risultati migliori – dice Bonato – è necessario incrementare e facilitare le possibilità di conferimento per i cittadini e, nel caso dei raee, contrastare il fenomeno del mercato parallelo. Contestualmente serve investire in azioni di sensibilizzazione: il contributo di ognuno di noi è imprescindibile affinché l’economia circolare di cui tanto si parla diventi il vero modello di riferimento”.

Un modello che oltre a garantire minore dipendenza dall’estrazione (e dalle importazioni, per l’Italia) di risorse naturali, contribuisce anche a ridurre emissioni e consumi energetici. Stando al bilancio di sostenibilità, grazie alla corretta gestione dei raee domestici raccolti da Erion nel 2022 è stata evitata l’immissione in atmosfera di quasi 1,8 milioni di tonnellate di CO(corrispondenti alle emissioni generate da un’auto che percorre circa 200mila giri intorno all’equatore), con un risparmio di più di 380 milioni di kWh di energia (pari al consumo elettrico annuo di circa 140mila famiglie italiane in un anno). “Il riciclo funziona – dice Bonato – ma è necessario che questi rifiuti vengano raccolti in quantità sempre maggiori per dare un contributo ancora più significativo all’economia italiana. E per far sì che questo accada, dobbiamo smetterla di tenerli nei cassetti, in cantina o affidarli a soggetti non autorizzati solo perché più comodo. Dobbiamo conferirli correttamente usufruendo dei servizi gratuiti che tutti noi abbiamo a disposizione”.

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