Partiti gli stress test della municipalizzata napoletana Asia sui primi tre veicoli full electric per la raccolta dei rifiuti. Il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: “Riduciamo l’impatto ambientale del servizio pubblico”. L’ad di Asia Domenico Ruggiero: “Useremo energia verde autoprodotta per combattere il caro carburanti”
Fare di Napoli la prima smart city del Mediterraneo. Una sfida che passa anche per il consolidamento e il rilancio dell’azienda municipale di raccolta dei rifiuti, Asia. “Un percorso non immediato, da compiere a piccoli passi”, spiega l’amministratore unico Domenico Ruggiero, per passare da un presente segnato dalle criticità in termini di mezzi, strutture e personale a un futuro fatto di energia verde autoprodotta, sistemi di raccolta innovativi, impianti all’avanguardia e nuova forza lavoro qualificata. Piccoli passi, come l’elettrificazione del parco veicoli circolante, necessaria a ridurre le emissioni del servizio, ma anche i costi, in repentino aumento per effetto del caro carburanti. Un percorso partito oggi, grazie alla sinergia con Ladurner Equipment, azienda di Bolzano specializzata nel ramo ‘waste collection’, che ha fornito ad Asia tre veicoli ‘full electric’ sui quali nei prossimi quindici giorni i tecnici della municipalizzata condurranno una serie di stress test per capire quanti e quali mezzi integrare in servizio.
“Vogliamo verificare sul campo il funzionamento dei mezzi elettrici, misurandone con i nostri tecnici l’efficienza – spiega Ruggiero – successivamente passeremo alle scelte ingegneristiche necessarie a dotare l’azienda di un parco mezzi innovativo. L’obiettivo primario è quello di ridurre l’impatto ambientale del servizio. Ma guardiamo anche all’efficientamento economico della raccolta. Stiamo toccando con mano le conseguenze del caro carburanti sul prezzo di gas e gasolio. Puntare sull’elettrico ci darà modo di ridurre i costi del servizio e quindi la tariffa a carico dei cittadini”. “Abbiamo un grande piano d’intervento per la completa elettrificazione della mobilità pubblica – dichiara il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi – nel quale si inscrive anche l’acquisto dei nuovi mezzi per Asia, necessari a ridurre l’impatto ambientale della raccolta. Cosa particolarmente importante nel centro storico e nelle aree densamente popolate. Questo esperimento servirà a valutare l’operatività dei nuovi mezzi e quindi la loro efficacia rispetto alle azioni che Asia si prefigge di mettere in campo nell’ambito del piano industriale”.
Rendere sostenibile la gestione dei rifiuti in una grande città come Napoli non significa solo incrementare le percentuali di raccolta differenziata, ma anche ridurre l’impatto ambientale ed economico del servizio nel suo complesso. L’obiettivo di Asia è quello di puntare su mezzi a emissioni zero che nel prossimo futuro possano essere alimentati dall’energia verde generata in autoproduzione dalla stessa municipalizzata. “Asia punta a diventare produttore di energia – spiega Ruggiero – grazie al biogas che sarà generato dai futuri impianti di digestione anaerobica dei rifiuti ma anche con i pannelli fotovoltaici da installare nelle varie strutture dell’azienda. L’energia accumulata potrà essere utilizzata anche per alimentare i mezzi della flotta aziendale. L’obiettivo è quello di arrivare a una raccolta dei rifiuti a impatto zero”.
I mezzi forniti da Ladurner verranno sottoposti per 15 giorni a stress test sui percorsi della raccolta ordinaria per lo svuotamento dei cestini gettacarte e dei contenitori per la raccolta differenziata porta a porta. “La sperimentazione interesserà soprattutto i vicoli del centro storico, ma anche la zona del lungomare, con mezzi piccoli e agili che gireranno nelle strade oggi nuovamente invase dai turisti, senza impatti in terrmini di gas di scarico o di rumore – spiega Gianfranco Iodice, direttore operativo di Asia – aumentare la presenza di mezzi elettrici nel parco circolante diventerà a breve obbligo di legge per l’azienda, ma già adesso ridurre il peso delle nostre attività è un obbligo morale nei confronti dell’intera popolazione cittadina”. “Verranno testati un mezzo piccolo a vasca da due metri cubi, versatile e agile, poi un mini compattatore da sette metri cubi e una vasca da cinque metri cubi – aggiunge Andrea Silvestri, presidente del gruppo Ladurner Ambiente – mezzi che consentono movimenti agili per la raccolta differenziata e il porta a porta. Con vantaggi economici garantiti dall’utilizzo di energia verde autoprodotta, ma anche e soprattutto ambientali: zero emissioni e zero rumore”.
L’elettrificazione del parco mezzi si colloca nel più ampio piano di consolidamento e rilancio di Asia messo in campo dalla governance della municipalizzata napoletana e dal Comune di Napoli. “Napoli deve diventare la prima smart city del Mediterraneo – osserva Domenico Ruggiero – a partire dai servizi essenziali come la raccolta rifiuti. Al momento siamo sotto organico di circa 200 unità. Entro la fine del mese lanceremo un bando per assumere il personale mancante e ripristinare i servizi minimi. Lo step successivo, in calendario per il prossimo anno, sarà quello di avviare servizi innovativi”. All’orizzonte c’è anche l’appuntamento con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Abbiamo candidato il Comune di Napoli a progetti per circa 85 milioni – dichiara Ruggiero – speriamo di essere tra i primi comuni italiani in termini di progetti approvati, e avviare così una seria ristrutturazione delle dotazioni tecniche e tecnologiche dell’azienda”
“Dobbiamo completare il ciclo rifiuti con gli impianti dei quali non siamo dotati – prosegue il Sindaco Manfredi – a partire dai digestori anaerobici per la frazione organica da raccolta differenziata. La realizzazione del primo impianto, che sorgerà a Ponticelli e per il quale ieri è stata disposta l’integrazione del finanziamento, ci consentirà di far risparmiare soldi ai cittadini. Gli stessi soldi che oggi diamo ad altri comuni o agli impianti privati per trattare il nostro umido. Ma puntiamo anche alla valorizzazione delle altre materie prime seconde, come vetro, carta e indumenti usati – aggiunge – e di tutti i rifiuti riciclabili per i quali allo stesso modo non abbiamo impianti. Se il recupero dei rifiuti viene gestito da Asia, e dalla filiera pubblica nel suo complesso, i guadagni ritornano ai cittadini. Altrimenti noi spazziamo e raccogliamo, e gli altri guadagnano. Questo non è più accettabile” conclude il Sindaco di Napoli.