Sistri 2017, spunta interrogazione al Ministero

di Giuseppe De Stefano 23/12/2016

Dopo la lettera di associazioni e consorzi di imprese al Ministero dell’Ambiente, dopo che l’appello è stato ribadito dalla CNA e dopo che Ricicla.tv ha dato ulteriore eco alla voce delle aziende del comparto rifiuti, gli interrogativi sul destino del Sistri arrivano in Parlamento. Mercoledì 21 dicembre, infatti, è stata Patrizia Terzoni, deputata del Movimento 5 Stelle che già un anno fa si era interessata alle vicende del Sistema Informatico di Tracciabilità dei Rifiuti, a presentare un’interrogazione a risposta orale al Ministero dell’Ambiente.

Le questioni aperte, vale la pena ricordarlo, sono di varia natura: dall’immediato futuro in termini di operatività qualora – senza l’intervento del Milleproroghe di un correttivo di natura affine – con l’inizio del 2017 si dovesse porre termine al doppio regime e contestualmente entrassero in vigore le sanzioni operative, fino alla firma del contratto di appalto con i vincitori della gara che ad oggi ancora non c’è stata, passando per le vicende sulle quali dovrà esprimersi la magistratura (dal ricorso al TAR contro l’aggiudicazione della gara Consip alla bocciatura dell’Anac sull’affidamento a Sogei del monitoraggio sulla sperimentazione). Tutte contribuiscono a porre un grosso interrogativo su quando, come e (a questo punto) se in effetti il nuovo Sistri vedrà la luce, magari coinvolgendo con modalità più trasparenti le imprese del comparto sin dalla sua gestazione, senza contare tutto il corollario di novità che porterà sul fronte normativo e di regolamentazione.

Di seguito il testo dell’interrogazione
«Al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Per sapere – premesso che: dal 1° gennaio 2017 per il sistema Sistri dovrebbe terminare il regime del doppio binario che prevede la compilazione del formulario cartaceo e della scheda Sistri; contestualmente dovrebbero scattare le sanzioni per chi non ottempera all’applicazione del Sistri telematico e dovrebbe subentrare alla gestione del sistema il nuovo concessionario, rappresentato dal raggruppamento temporaneo di impresa formato da Telecom, Almaviva e Agriconsulting, che si è aggiudicato la gara Consip; Il contratto di appalto risulta non essere stato ancora firmato, in quanto sull’intera procedura di affidamento pende il ricorso di uno dei raggruppamenti partecipanti alla gara che ha contestato il fatto che nell’aggiudicazione non si sono tenuti in considerazione i criteri per la procedura di verifica obbligatoria secondo quanto previsto dal codice degli appalti nel caso in cui vengano individuate offerte «anormalmente basse»; l’istanza cautelare è stata respinta in attesa dell’udienza vera e propria del 25 gennaio 2017; secondo le intenzioni del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare il controllo della funzionalità del sistema Sistri doveva essere affidato a Sogei Se intenda fornire nel dettaglio elementi sullo stato della procedura concernente il subentro del nuovo concessionario nella gestione del sistema Sistri; in che modo il Ministro interrogato intenda superare l’impasse dovuta al pronunciamento dell’Anac circa l’affidamento del servizio di monitoraggio della funzionalità dal Sistri alla società Sogei; come si intenda agire nel caso in cui all’udienza del 25 gennaio fosse accolto il ricorso presentato contro l’affidamento della gestione del servizio Sistri al raggruppamento temporaneo di imprese che si è aggiudicato l’appalto Consip».

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *