Albo, Gizzi: “Finalmente mandato programmatico. Ora avanti con Rentri e Recer”

di Luigi Palumbo 01/12/2023

Daniele Gizzi, confermato alla guida del Comitato nazionale dell’Albo Gestori Ambientali, fa il punto con Ricicla.tv sulle sfide future per l’ente del Ministero dell’Ambiente da cui dipendono le sorti di oltre 160mila aziende dei servizi ambientali. Tanti i progetti in cantiere: dal responsabile tecnico al Recer, passando soprattutto per l’ormai prossimo avvio dei test sul nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti Rentri. “Si parte da gennaio 2024 – dice – con la sperimentazione del sistema come sarà nella realtà”.


“Finalmente un mandato pieno, programmatico” per rilanciare il lavoro dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali. Ieri il conferimento dell’incarico quinquennale ai 19 tecnici del nuovo Comitato nazionale, dopo una lunga – e complicata – proroga. Oggi il presidente Daniele Gizzi, confermato alla guida della governance dell’Albo, fa il punto con Ricicla.tv sulle sfide future per l’ente del Ministero dell’Ambiente da cui dipendono le sorti di oltre 160mila aziende dei servizi ambientali. Tanti i progetti già in cantiere: dal responsabile tecnico all’evoluzione del Recer passando, soprattutto, per l’ormai prossimo avvio dei test sul nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti Rentri. “Si parte da gennaio 2024 – dice – con la sperimentazione del sistema come sarà nella realtà”.

Dopo l’incarico conferitole da Roberto Cingolani nel 2021, e la proroga dello scorso luglio, per lei un nuovo mandato da presidente del Comitato nazionale per volontà del ministro Pichetto. Un’attestazione di fiducia ma anche una conferma del buon lavoro svolto negli ultimi due anni e mezzo.

“Finalmente un mandato pieno, programmatico, per cinque anni, che consentirà al Comitato, e all’Albo tutto, di scaricare a terra tante idee e progetti. La proroga del comitato uscente, disposta a luglio e non oltre il 31 dicembre di quest’anno, ci ha consentito solo di affrontare le urgenze. Una di queste – come sapete bene voi di Ricicla.tv che ne avete diffusamente parlato – era la scadenza del transitorio per i responsabili tecnici. Nel giro di poche settimane abbiamo emesso una serie di delibere che hanno avuto un impatto positivo in merito”.

Restando in tema responsabile tecnico, cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi?

“Abbiamo in cantiere diverse novità. Una la spoilero subito: abbiamo già avviato una serie di sperimentazioni in alcune sezioni regionali per rendere le verifiche di idoneità completamente ‘paperless’, ovvero in digitale: non più con i fogli di carta ma con tablet e pc. La sperimentazione fin qui è andata bene, ma è chiaro che per mettere a regime le nuove modalità serve il coinvolgimento pieno del Comitato nazionale, che dovrà fissare con delibere e circolari i regolamenti. È una delle novità che a breve, spero, dovremo riuscire a mettere a terra”.

Continuiamo a parlare di digitalizzazione: tema centrale per l’Albo, che sul fronte della transizione digitale è in una posizione nettamente avanzata rispetto a tanti comparti della pubblica amministrazione. Quali saranno i dossier più rilevanti per il nuovo Comitato?

“L’Albo è totalmente digitale dal 2017, e per questo il Ministero dell’Ambiente ha chiesto alla struttura supporto tecnico-operativo su due importanti dossier: Rentri, il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, e Recer. Sul primo, il Ministero ha dato mandato all’Albo di sperimentare il sistema da gennaio 2024 nell’area demo del portale web, che è già online. Usciamo da due anni di sperimentazione prototipale, durante i quali abbiamo coinvolto 26 associazioni di imprese e le software house per elaborare, insieme, un prototipo del sistema. Adesso inviteremo gli stessi stakeholder, e perché no anche chiunque voglia partecipare, a sperimentare il sistema per come sarà nella realtà”.

E sul Recer?

“Anche sul Recer, il registro elettronico nato per raccogliere le autorizzazioni al recupero di rifiuti, ci sono importanti novità. Il correttivo al testo unico ambientale ha infatti stabilito che il catasto rifiuti di ISPRA, che raccoglie tutte le autorizzazioni a trattamento, recupero e smaltimento, debba entrare a far parte, in una apposita sezione, del Recer, che invece era nato per raccogliere le sole autorizzazioni ‘end of waste’. Sono già in corso interlocuzioni con ISPRA per capire quali informazioni importare, in digitale, dal catasto e rendere il Recer l’unico registro di raccolta delle autorizzazioni. Questo per evitare la duplicazione dei dati forniti dalle pubbliche amministrazioni, snellendo le procedure e facendo in modo che il Recer venga popolato il più possibile”.

Quali sono i numeri del registro al momento?

“A oggi abbiamo 703 autorizzazioni. Sono tante o poche? Nessuno al momento può rispondere a questa domanda, perché nessuno sa con certezza quante siano le autorizzazioni rilasciate a livello locale. A mio avviso Rentri e Recer chiuderanno il cerchio. Il primo digitalizzerà le informazioni sulle movimentazioni di rifiuti, il secondo quelle relative alle autorizzazioni al trattamento. A regime saranno interoperabili, si parleranno tra loro, e consentiranno tra l’altro al Ministero di avere un quadro dettagliato del paese per poter pianificare a livello nazionale le politiche di gestione dei rifiuti”.

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