Alessia Onzaca
04/01/2016

Comieco per il Sud, tra investimenti e ritardi

Ultimo aggiornamento: 2 Gennaio 2016 alle 14:01

carta cartone sud comieco

Tempo di bilanci per tutti, e un primo bilancio tocca anche al “Piano per l’Italia del Sud” del Comieco , il Consorzio Nazionale per la raccolta e il riciclo di imballaggi a base cellulosica. Bilancio che fotografa un sostanziale ritardo delle regioni meridionali, che però confermano un alto potenziale di crescita. A sei mesi dal lancio dell’iniziativa, volta ad incentivare la raccolta differenziata di carta e cartone nel Mezzogiorno, infatti, si raccolgono i primi frutti di un investimento pari a 7 milioni di euro. Il Piano, attuato d’intesa con Ministero dell’Ambiente e Conai, ha permesso di incrementare le percentuali di raccolta differenziata di carta e cartone del Mezzogiorno attraverso l’acquisto di nuove attrezzature e la diffusione di campagne di comunicazione per sensibilizzare la popolazione al corretto conferimento dei materiali a base cellulosica. Otto le regioni del Sud destinatarie dei finanziamenti (Abruzzo, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria, Molise, Sicilia, Sardegna), 120 i Comuni del Mezzogiorno che, grazie ai fondi concessi, hanno potenziato il servizio di raccolta.
In Sicilia, le risorse stanziate sono state utilizzate per posizionare nuovi cassonetti, riorganizzare il servizio di raccolta estendendo il porta a porta, potenziare la raccolta negli uffici della pubblica amministrazione e nelle scuole. A Napoli, invece, è stato siglato l’accordo integrativo tra Comune e Asia per lo sviluppo della raccolta differenziata con un finanziamento pari a 1,4 milioni di euro e l’obiettivo di raccogliere 9 mila tonnellate in più entro il 2017. A Bari 14 Cartonmezzi hanno sensibilizzato i residenti a eseguire una corretta raccolta differenziata.
«La diffusione di una cultura della raccolta differenziata – ha commentato il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – è la vera speranza per il Mezzogiorno di uno sviluppo lontano dai modelli del passato. Il domani si chiama “economia circolare”, si chiama rigenerazione e riciclo, a partire proprio dalla carta e dal cartone. L’iniziativa del ministero dell’Ambiente e di Comieco chiama i cittadini ad essere i veri attori di questo cambiamento».
Le regioni su cui si sta focalizzando l’attenzione del Comieco sono Campania e Sicilia, dove si concentrerebbero – secondo le stime del consorzio – il 60% delle maggiori quantità di carta e cartone da intercettare, che in termini assoluti si traduce in circa 700mila tonnellate di rifiuti che al Sud non vengono differenziati correttamente.

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