Educazione ambientale: tornano a Roma gli Stati generali

di Monica D'Ambrosio 23/11/2016

Dopo 16 anni tornano gli Stati Generali per l’educazione ambientale, un evento con il quale il Ministero per l’Istruzione e quello per l’Ambiente, mirano a individuare azioni congiunte per diffondere in maniera capillare, su tutto il territorio nazionale, l’educazione al rispetto per l’ambiente nel quale viviamo. Anche Papa Francesco ha voluto essere presente con un messaggio alla due giorni che si è svolta martedì 22 e mercoledì 23 presso il museo MAXXI di Roma. «Il mio augurio va agli organizzatori, forieri di un messaggio che è in perfetta sintonia con l’enciclica Laudato sì che incita al rispetto per l’ambiente ed il il Creato». «Il nostro impegno – ha aggiunto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti – è a far sì che non debbano trascorrere altri 16 anni prima che questo evento si ripeta. La mia proposta – ha concluso – è quello di rivederci tra un anno e continuare a parlare di educazione ambientale».

Tra le organizzatrici della due giorni, il sottosegretario all’ambiente, Barbara Degani che rivolgendosi agli studenti delle numerose scuole della Capitale, ha sottolineato come ogni piccolo e apparentemente insignificante gesto come chiudere un rubinetto, spegnere la luce, gettare una carta in un cestino, possa contribuire a diffondere amore e devozione all’ambiente. Durante la prima giornata si sono tenuti i dodici tavoli di lavoro dell’Officina delle Idee, tutti divisi per argomenti: mobilità sostenibile, biodiversità, spreco alimentare, lotta ai cambiamenti climatici, agenda 2030, società civile, digitale e comunicazione, ambiente e salute, turismo sostenibile, economia circolare, città e gestione delle risorse naturali, per altrettanti confronti tra tutti coloro che si occupano di ambiente. Il risultato è stato la stesura di un documento programmatico per la promozione di una cultura ambientale che passi attraverso l’educazione.

Cinque i punti del documento che diventeranno la base di un’azione sinergica tra i due ministeri e che coinvolga in primis 8 milioni e mezzo di studenti, un milione tra docenti e personale ata, 200mila tra ricercatori e scienziati. Un esercito della conoscenza che, come la carta sottoscritta stamane prevede, s’impegnerà a recuperare il rapporto con l’ambiente, comprendere la complessità e intraprendenza delle sfide globali, stimolare scelte consapevoli, riscoprire il senso del limite, imparare a capire e valutare correttamente le informazioni e i comportamenti, sono già 20 i milioni stanziati per sostenere iniziative di educazione in ambito ambientale. «Con il ministro Galletti – ha affermato il ministro per l’istruzione Stefania Giannini – non potevamo che intraprendere un percorso condiviso volto a portare nelle scuole un’educazione di tipo ambientale, che non si riduca ad un’ora di lezione alla settimana, ma che coinvolga gli studenti e i docenti, in un insieme di iniziative che quotidianamente possono contribuire a rinsaldare i principi che con queste due giornate abbiamo voluto affermare: tutti possiamo contribuire a rendere migliore l’ambiente nel quale viviamo».

 

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