Carta, grazie al PNRR 70 nuovi impianti. Ora la sfida dei cantieri

di Redazione Ricicla.tv 28/06/2023

La linea d’intervento PNRR per la filiera della carta e del cartone contribuirà a finanziare 70 nuovi impianti, con investimenti complessivi per oltre 466 milioni di euro, rivela un’indagine di Nomisma. Ora si apre la partita dei cantieri. Il direttore generale di Comieco Carlo Montalbetti: “Fondamentale fare sistema”


Settanta interventi tra revamping e nuovi impianti, 26 dei quali al Sud, per rafforzare la filiera industriale del riciclo dei rifiuti in carta e cartone e consolidare la leadership italiana nel panorama europeo dell’economia circolare. A patto di garantirne la messa a terra nel rispetto delle serrate scadenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questa la sfida che si apre per il settore cartario, dopo la chiusura della fase di selezione e approvazione dei progetti destinatari dei fondi messi a disposizione delle imprese di comparto dal PNRR: 128 milioni di euro, che diventano 466 se sommati alla quota di investimenti propri che sarà mobilitata dai soggetti proponenti, come emerge da una ricerca di Nomisma per il consorzio Comieco. Investimenti che, stima l’istituto, porteranno dal 33 al 45% l’aumento dell’occupazione nel settore nel periodo tra 2021 e 2026. “Il PNRR ha funzionato come un additivo alla volontà della filiera di investire – spiega Giulio Santagata, senior advisor di Nomisma – stimiamo che l’incremento potenziale degli investimenti sarà del 21% annuo“.

La quota maggiore dei finanziamenti, 242 milioni di euro in totale, sarà assorbita dagli interventi sulle cartiere (concentrati per oltre la metà a Nord) con 20 progetti di miglioramento di impianti esistenti e due nuove installazioni. Poco più di 172 milioni di euro andranno invece al settore del trattamento dei rifiuti cartacei, per finanziare 46 interventi (33 dei quali al Centro-Sud), di cui 22 per nuovi impianti e 24 per l’ammodernamento di strutture esistenti. In ultimo, due progetti dal valore di quasi 52 milioni di euro punteranno a migliorare il trattamento degli scarti di cartiera, il cosiddetto pulper, contribuendo a tagliare i costi economici e ambientali dello smaltimento finale. Grazie agli investimenti sugli impianti di recupero dei rifiuti cartacei, lo studio stima un incremento della capacità di trattamento della filiera di oltre 700mila tonnellate, capace di offrire nuova collocazione alle quantità di rifiuti che si stima non vengano ancora intercettati dalle raccolte differenziate dei comuni, pari a circa 830mila tonnellate, di cui 440mila al Sud. “Se venissero intercettate, il nostro Paese potrebbe superare in anticipo l’obiettivo Ue dell’85% di tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici fissato al 2030”, spiega Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco.

Stando allo scenario delineato da Nomisma i nuovi impianti di trattamento, sommati all’aumento della capacità produttiva delle cartiere, consentiranno insomma di migliorare quantità e qualità della carta recuperata, consolidando le performance d’eccellenza della filiera italiana, che con oltre l’80% di riciclo ha già raggiunto e superato l’obiettivo europeo vincolante del 75% al 2025. La sfida, ora, è quella di garantire che i progetti ‘per la carta’ non restino ‘sulla carta’, visto che l’orizzonte temporale fissato dal PNRR prevede l’affidamento dei lavori entro dicembre di quest’anno e il completamento delle opere entro il giugno del 2026. “Fatto tutto e fatto bene, ora entriamo nella parte che riguarda l’apertura dei cantieri – ha sottolineato Montalbetti – partendo sempre dallo stesso presupposto, che è quello di fare sistema”. “Il 2026 sembra lontano ma in realtà è dopodomani – aggiunge Michele Bianchi, presidente di Federazione Carta e Grafica – dobbiamo lavorare stretti, perché l’iter di approvazione, finanziamento e autorizzazione del PNRR non è scontato“.

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