Economia circolare, una maglia green per il Crotone Calcio

di Rosanna Auriemma 06/04/2021

Dalle bottiglie di plastica alle divise: un ciclo virtuoso nel segno della sostenibilità

Sono bastate solo 12 bottiglie di plastica per rendere speciale una semplice maglia per la squadra del Crotone. La peculiarità dell’outfit risiede proprio nel materiale, 100% rPET: si tratta di poliestere 100%, che si ottiene riciclando bottiglie di plastica. Il PET viene prima raccolto e successivamente trattato fino ad ottenere un filato utile per realizzare la maglia. E così anche il calcio si tinge del verde della sostenibilità, appoggiando la lotta che va ormai avanti da anni per la salvaguardia del nostro pianeta.

“Quella con la società pitagorica è una partnership importante per Corepla, perché nasce dalla scelta forte del club di dare un contributo concreto ai temi della sostenibilità ambientale“, dichiara il presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo. “Una scelta green, che speriamo possa essere seguita anche da altre società sportive. L’obiettivo è quello di rafforzare la consapevolezza dei cittadini sul tema dei rifiuti che, se raccolti separatamente, possono rappresentare una vera e propria risorsa per l’ambiente. Auspichiamo di poter essere d’ispirazione per i tifosi, affinché assumano sempre un comportamento virtuoso e responsabile, cercando di fare una raccolta differenziata sempre più di qualità”.

Tutto nasce dalla collaborazione tra il Polo Net Calabria e Corepla, nell’ambito dell’iniziativa “Da un mare di plastica a un mare di risorse!”, avviato nel luglio 2020 per sensibilizzare i più giovani sui temi ambientali e prevenire l’abbandono dei rifiuti in mare e sulle spiagge. “La nostra società – commenta il presidente del F.C Crotone, Gianni Vrenna – è da sempre sensibile ai temi ambientali e ogni mezzo è utile per promuovere una sana cultura di sostenibilità. Noi lo facciamo attraverso il calcio, cercando di coinvolgere i nostri tifosi, ma anche la gente comune. C’è tanto da fare, ma dobbiamo necessariamente partire da un percorso che coinvolga i più giovani che, fortunatamente, sembrano essere molto attenti su questo tema che riguarda il futuro di tutti”.

La squadra F.C. Crotone si fa, quindi, portavoce di un forte messaggio che diventi un esempio da seguire per i propri tifosi. “La partnership con Corepla e F.C. Crotone per la promozione del progetto “Da un mare di plastica a un mare di risorse!” è per noi motivo di grande orgoglio”, aggiunge Luigi Borrelli, presidente del Polo “Ambiente e Rischi Naturali” della Regione Calabria. “La promozione di una sana cultura ambientale è una nostra fondamentale linea di azione. La valorizzazione dei rifiuti, e quindi il riuso e/o riciclo degli stessi, è un elemento fondamentale se guardiamo alle potenzialità che una nuova economia circolare può portare ai nostri territori. La campagna di sensibilizzazione – prosegue Borrelli – già partita la scorsa estate, con il supporto del Corepla, questa volta si arricchisce anche del contributo del F.C. Crotone, che ha deciso di adottare come terza maglia questa speciale divisa. Un grande esempio di trasformazione del rifiuto da problema a valore economico e sociale”.

“Ringrazio il presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo – chiosa il presidente del Polo NET – per la fiducia rinnovata ed il presidente del F.C. Crotone, Gianni Vrenna, per aver creduto negli obiettivi sociali di questa campagna di sensibilizzazione e per aver messo a disposizione l’elevata visibilità della squadra di calcio della nostra Crotone. La Terra – come recita un antico proverbio Masai – non è un’eredità ricevuta dai nostri Padri, ma un prestito da restituire ai nostri figli”. Un progetto in continua evoluzione, dunque, che quest’anno si arricchisce, coinvolgendo anche le scuole. Un tassello in più da aggiungere a questo enorme puzzle sostenibile, prevedendo la distribuzione di un vademecum sulla raccolta e sul riciclo della plastica negli istituti primari di primo e secondo grado di Crotone, Reggio Calabria, Cosenza, Soverato e tutte le località turistiche del versante tirrenico e ionico.

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