Rifiuti, Assoambiente: “Senza interventi su inflazione servizi a rischio”

di Redazione Ricicla.tv 13/03/2023

Assoambiente ha scritto all’ARERA per sollecitare un intervento immediato che compensi l’aumento dei costi dovuti all’inflazione, divenuti ormai insostenibili per le imprese. “Si rischia l’interruzione del servizio” scrive il presidente Chicco Testa


La corsa dell’inflazione rischia di lasciare a terra i servizi di gestione dei rifiuti urbani. Senza un adeguamento dei costi ai rincari alimentati dal boom inflattivo “sussiste un reale rischio, soprattutto in alcuni contesti gestionali, di interruzione del servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti”, scrive Assoambiente in una nota firmata dal presidente Chicco Testa e indirizzata al presidente di ARERA Stefano Besseghini. Secondo Testa, il nuovo metodo tariffario per il secondo periodo regolatorio (MTR-2), partito lo scorso anno, non prevede per il 2023 un adeguamento dei costi operativi sostenuti dalle imprese per l’aumento dell’inflazione, pur a fronte di una sua crescita straordinaria, pari a circa il 14% (secondo l’indice FOI 2022 dell’ISTAT e il tasso di inflazione programmata per il 2023 indicato nella NADEF).

“Stante l’attuale metodologia ARERA – chiarisce Testa – gli operatori di igiene urbana e della raccolta non possono raggiungere l’equilibrio economico e finanziario senza l’adeguamento inflattivo sui costi operativi”. Ecco perché, unendosi agli appelli lanciati nei giorni scorsi dai sindaci, Assoambiente chiede la riapertura straordinaria dei PEF, che dovevano essere presentati dagli enti territoriali competenti il 30 aprile dell’anno scorso. “Chiediamo con estrema urgenza ad ARERA, come peraltro sostenuto recentemente anche da ANCI – scrive Testa – che venga adottato un provvedimento ‘straordinario’ per la riapertura dei Piani Economici e Finanziari del 2023 che preveda l’adeguamento del tasso di inflazione in funzione dei parametri effettivamente rilevati”. In assenza di interventi urgenti, chiarisce il presidente di Assoambiente, “le imprese di raccolta e trattamento dei rifiuti saranno costrette in alcuni contesti gestionali a interrompere il servizi”.

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