Ecco la nuova finanza Ue, amica del Green Deal e nemica del ‘greenwashing’

di Redazione Ricicla.tv 07/07/2021

La Commissione europea presenta la strategia sulla finanza sostenibile. “I fondi pubblici da soli non basteranno a finanziare la decarbonizzazione, servono gli investimenti privati” ha spiegato il vice presidente della Commissione Dombrovskis, lanciando la proposta di uno standard europeo per le obbligazioni verdi. “Diventerà il ‘gold standard’ del mercato globale” garantisce la Commissaria alla finanza McGuiness

Trasformare il mercato finanziario in un acceleratore del percorso verso gli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni a livello europeo, facilitando gli investimenti verdi e l’accesso di PMI e piccoli consumatori agli strumenti di finanziamento della transizione, ma anche contrastando fenomeni di ‘greenwashing’ e manovre speculative che di verde hanno solo la facciata. L’Ue aggiunge un ulteriore tassello al suo Green Deal, con il lancio della strategia sulla finanza sostenibile e la proposta di istituire un nuovo standard volontario per le obbligazioni verdi.

L’obiettivo, su tutti, è quello di incentivare il finanziamento degli investimenti a supporto dei processi di decarbonizzazione, in vista dell’ambizioso target di riduzione delle emissioni di Co2 in atmosfera del 55% al 2030. “In questo decennio – ha dichiarato il vice presidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis – stimiamo che l’Europa avrà bisogno di circa 350 miliardi di euro di investimenti extra annuali per raggiungere il suo obiettivo di emissioni 2030 nei soli sistemi energetici. Questo si aggiunge ai circa 130 miliardi di euro necessari per altri obiettivi ambientali. Sappiamo da tempo che i soldi pubblici non saranno sufficienti. E dobbiamo fare affidamento sul settore privato. Ecco perché la finanza sostenibile è così importante: generare investimenti alla scala necessaria“.

La nuova strategia sulla finanza sostenibile, spiega l’Ue, punterà ad ampliare gli strumenti legislativi a disposizione degli Stati membri, garantendo maggiore inclusività per PMI e consumatori e aumentando complessivamente il contributo del settore finanziario alla transizione ecologica. In quest’ambito si colloca la proposta di regolamento per una norma volontaria europea sulle obbligazioni verdi (EUGBS, European Green Bond Standard), che introdurrà uno standard rigoroso a cui tutti gli emittenti (privati e sovrani) potranno aderire volontariamente. “In settori quali la produzione e la distribuzione di energia, l’edilizia efficiente sotto il profilo delle risorse e le infrastrutture di trasporto a basse emissioni di carbonio, le obbligazioni verdi sono già usate per raccogliere finanziamenti – spiega la Commissione – la norma europea stabilirà uno standard di riferimento sull’uso che le imprese e le autorità pubbliche possono fare di questi strumenti per raccogliere fondi sui mercati dei capitali allo scopo di finanziare investimenti ambiziosi, nel rispetto di requisiti stringenti di sostenibilità e proteggendo gli investitori dall’ecologismo di facciata“.

Aderendo allo standard proposto dalla Commissione, insomma, chi emette obbligazioni potrà garantire di stare finanziando progetti ecocompatibili in linea con la tassonomia dell’Ue, mentre chi le acquista potrà essere certo che i sui investimenti siano sostenibili e di non essere incappato in qualche manovra di ‘greenwashing’. Ma l’obiettivo è anche quello di trasformare il mercato obbligazionario europeo in un traino per la transizione verde della finanza mondiale e l’EGBS in un ‘gold standard’ per tutti gli altri Paesi. “Circa la metà delle emissioni globali di strumenti finanziari dello scorso anno ha avuto luogo nell’Unione europea – ha spiegato la Commissaria alla finanza Mairead McGuinness – e circa la metà delle obbligazioni verdi è denominata in euro, il che la rende la valuta più popolare per questo tipo di strumento. Ma crediamo di poter fare di più per sostenere le obbligazioni verdi, che rappresentano solo dal 2 al 4% del mercato obbligazionario complessivo. La capacità di espandere questo mercato è significativa. L’European Green Bond Standard stabilirà un gold standard nel mercato delle obbligazioni verdi”.

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