Green Med Symposium: competenze e conoscenze per agganciare il treno della transizione ecologica

di Redazione Ricicla.tv 26/05/2022

Presentata la nuova edizione del Green Med Symposium, tre giorni per promuovere conoscenze e competenze che servono a vincere le sfide della transizione ecologica nelle regioni del Sud. De Luca: “Campania sarà regione più avanzata d’Italia sui temi dell’ambiente”

Competenze e conoscenze: questi i due strumenti per agganciare il treno della transizione ecologica nelle Regioni del Sud. Sfruttando al meglio le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per recuperare il gap con il Nord del Paese su fronti strategici come la gestione dei rifiuti e il ciclo idrico, ma anche aiutando la disseminazione delle migliori esperienze industriali e di governance che il Mezzogiorno ha da esprimere, spesso raccontate poco e male. E che invece saranno al centro del Green Med Symposium, la tre giorni sostenibile promossa da Ecomondo e Ricicla.tv con la partnership istituzionale della Regione Campania, il supporto tecnico di Ispra e la sponsorship di Conai. L’evento, in programma dall’8 al 10 giugno prossimi a Napoli, è stato lanciato oggi alla presenza, tra gli altri, del presidente della Regione Vincenzo De Luca. “È l’occasione per fare un bilancio di quanto fatto fin qui in termini di politiche ambientali – ha detto De Luca – ma anche per portare a Napoli un grande evento fieristico come Ecomondo, che insieme alla fiera di Monaco è il più grande expo europeo dedicato ai temi della green economy“.

La Campania si candida al ruolo di Regione traino per lo sviluppo in chiave sostenibile dell’intero bacino del Mediterraneo. “Perché questa candidatura possa andare a buon fine è fondamentale coinvolgere i territori – ha spiegato Monica D’Ambrosio, direttore di Ricicla.tv e coordinatrice dell’evento – dobbiamo superare le diffidenze da parte dei cittadini nei confronti del mondo delle imprese e delle istituzioni. Siamo in un territorio ferito dagli errori del passato, ma politica e industria oggi hanno le carte per riscattarsi. Dobbiamo farlo capire ai cittadini“. Che al Green Med Symposium potranno toccare con mano lo sviluppo sostenibile, apprezzando ad esempio i benefici economici e ambientali dell’economia circolare. E superare così paure e pregiudizi che ancora oggi frenano gli investimenti necessari a spingere lo sviluppo su scala industriale delle attività di riciclo. “Non sarà un evento fatto solo di dibattiti e convegni sui temi della transizione ecologica – ha chiarito D’Ambrosio – ma anche un appuntamento rivolto ai più giovani e alle famiglie. Ci saranno aree dimostrative, orti fertilizzati con il compost, sfilate con abiti interamente realizzati con tessuti riciclati e persino la riproduzione in scala di una delle prime spiagge ‘ecologiche’ d’Italia, quella di Ascea Marina, con la possibilità per i più piccoli e gli studenti di partecipare a laboratori didattici”.

Da un lato le esperienze, che diventano conoscenze. Dall’altro le competenze. Quelle che serviranno per vincere la sfida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mette a disposizione di enti locali e imprese un tesoretto da investire in green economy, dalla depurazione delle acque ai sistemi innovativi di raccolta dei rifiuti, fino ai nuovi impianti di riciclo. Un’occasione irripetibile per chiudere il gap tra Nord e Centro-Sud. I primi segnali sono incoraggianti. “In risposta ai bandi del Ministero della Transizione Ecologica per lo sviluppo dell’economia circolare la Campania ha inviato un numero di proposte progettuali uguale a quello della Lombardia” ha spiegato il presidente di Ispra Stefano Laporta. Segno inequivocabile che le distanze si stanno pian piano riducendo. Frutto anche del contributo del Conai, che sta mettendo al servizio dei Comuni le competenze maturate in 25 anni di esperienza sul fronte della raccolta differenziata e del riciclo. “Siamo ai vertici in Europa, prima della Germania, per quantità di rifiuti avviati a riciclo. Saremo al Symposium per raccontare come stiamo aiutando il Sud a ridurre il gap con il Nord – ha spiegato il presidente di Conai Luca Ruini – sul PNNR ad esempio abbiamo aiutato quasi 200 Comuni del Mezzogiorno a presentare più di 700 proposte progettuali per più di 100 milioni di euro”.

Le proposte progettuali saranno ora sottoposte al vaglio della commissione tecnica, poi si passerà alla fase attuativa. Per realizzare gli interventi entro il 2026, come chiede l’UE, servirà rafforzare le competenze tecniche delle pubbliche amministrazioni, soprattutto in tema di autorizzazioni e controlli ambientali, rimuovendo i ‘colli di bottiglia’ che rischiano di rallentare la messa a terra delle opere. Da qui la scelta di scandire le tre giornate del Green Med Symposium con un ciclo di dodici workshop tecnici curati dall’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. “Il tema della formazione è centrale per le amministrazioni – ha spiegato Laporta – ma anche per gli operatori di settore e per le forze dell’ordine”.

Nella cornice del Green Med Symposium spazio anche agli ‘Stati generali sull’ambiente in Campania’, un programma ricco di tavole rotonde per fare il punto sulle iniziative messe in campo dalla Regione sui fronti del ciclo idrico e dei rifiuti. “Presenteremo il quadro del lavoro fatto, che è immane – ha detto il presidente De Luca – illustreremo lo stato dei lavori per l’eliminazione delle ecoballe, che ci è già fruttato la cancellazione di un terzo della sanzione europea. Entro il 2023 completeremo la risoluzione del problema. Dobbiamo accelerare la realizzazione degli impianti di compostaggio, ma questo dipende molto dai Comuni. Abbiamo pienamente in corso il lavoro sul ciclo delle acque – ha aggiunto – il più grande investimento a valere sui fondi del PNRR sarà quello per la diga di Campolattaro a Benevento. Dobbiamo lavorare per fare nuove reti idriche ed evitare di perdere per strada la metà delle acque che immettiamo in rete e completare definitivamente i grandi progetti di depurazione e disinquinamento che riguardano l’area nord di Napoli e il recupero del Sarno. Un anno e mezzo e saremo la regione d’Italia più avanzata dal punto di vista ambientale“.

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