Imballaggi, nel 2022 riciclato il 71,5%

di Redazione Ricicla.tv 04/09/2023

Stando all’ultima relazione generale di CONAI, nonostante la crisi energetica e la contrazione della produzione industriale nel 2022 il sistema nazionale di gestione degli imballaggi a fine vita ha toccato il 71,5% di riciclo, superando l’obiettivo Ue al 2030. Pichetto: “Eccellenza italiana in Europa e nel mondo”


Con il 71,5% di riciclo, nel 2022 il sistema italiano di gestione degli imballaggi a fine vita ha raggiunto e superato con otto anni di anticipo l’obiettivo europeo del 70% al 2030. Tutto questo nonostante l’entrata in vigore del nuovo metodo di calcolo unificato per tutti gli Stati membri, più rigido di quello fin qui utilizzato per misurare le performance di riciclo. Lo confermano i dati della nuova relazione generale del consorzio nazionale imballaggi CONAI, confermando l’outlook positivo attribuito nelle scorse settimane all’Italia dalla Commissione europea con l’ultimo Early Warning Report. “I risultati del CONAI – ha sottolineato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin – sono frutto di un’eccellenza italiana in Europa e nel mondo che è uno stimolo anche per questo governo a guardare avanti con determinazione verso un’economia circolare intelligente e sostenibile: un importante elemento di competitività del sistema imprese del nostro Paese su scala nazionale ed internazionale”.

Su 14 milioni e mezzo di tonnellate di imballaggi immessi al consumo, si legge nella relazione CONAI, 10 milioni e 400mila hanno trovato una seconda vita. Se ai numeri del riciclo si sommano quelli relativi al recupero energetico delle frazioni non riciclabili il totale di imballaggi recuperati sale a 11 milioni e 700mila tonnellate, pari all’80,5% dell’immesso al consumo. Tutto questo nonostante la frenata della produzione industriale innescata nella seconda metà dell’anno dall’impennata dei prezzi dell’energia. “Il nostro modello continua a fare scuola in Europa: è ormai
appurato che l’Italia è uno degli Stati in cui si ricicla di più e a costi inferiori, con un altissimo livello di
trasparenza – ha commentato il presidente di CONAI Ignazio Capuano – le quantità di materia riciclata e quelle di immesso al consumo si mantengono sostanzialmente stabili rispetto al 2021. Lo scorso anno, infatti, abbiamo avuto un primo semestre caratterizzato da una forte accelerazione dell’immesso e delle attività di riciclo, e un secondo semestre in frenata, soprattutto a causa della contrazione della produzione industriale nelle principali economie”.

Anche nel biennio 2021/2022, comunica CONAI, è proseguito l’impegno per il recupero dei ritardi sul fronte della raccolta differenziata nelle regioni centro-meridionali, con una serie di progetti territoriali che hanno coinvolto 18 milioni e 700mila abitanti, di cui 4 milioni e 900mila in Campania e 4 milioni e 800mila in Sicilia. Complessivamente, a livello nazionale sono 688 i milioni di euro corrisposti ai comuni italiani dal consorzio nell’ambito dell’accordo quadro con ANCI (che copre il 99% della popolazione italiana), mentre altri 440 milioni, invece, sono stati destinati dal sistema alla copertura dei costi per attività di trattamento, riciclo e recupero.

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