Giuseppe De Stefano
29/12/2015

MUD 2016: il modello è in Gazzetta Ufficiale

Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio 2016 alle 10:01

mud 2016

Il Mud 2016 è stato condiviso dai Ministri dai rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico, della Salute e dell’Interno oltre che dai tecnici di Unioncamere e dell’Ispra, così come nei principi del decreto 70 del gennaio 94 con cui fu istituito: la stessa legge prevede che la sua adozione e tutti gli aggiornamenti avvengano per decreto del presidente del consiglio. La pubblicazione in gazzetta ufficiale avvenuta ieri (GU n.300 del 28 dicembre 2015) ha ufficializzato quanto decretato in sede di Consiglio dei Ministri il 21 dicembre, confermando di fatto l’ultima versione del modello unico di dichiarazione ambientale, quella dell’anno scorso, quando aveva già subito una corposa revisione rivelatasi necessaria per attuare ed avvicinare il più possibile il regolamento per la compilazione del modulo (e quindi la sua struttura) alle richieste della più recente normativa europea. Nessuna novità invece per il modello di quest’anno: resta quindi valida la documentazione allegata al Dpcm del 17 dicembre 2014 per le certificazioni da presentare, come ogni anno, entro il 30 aprile.
Le istruzioni introdotte lo scorso anno regolano la compilazione del Mud sempre nel rispetto del Testo Unico ambientale del 2006 e alle sue successive modifiche ed integrazioni – in particolare per quanto concerne la ricezione delle direttive sui rifiuti da imballaggio che impone la trasmissione dei dati relativi a riciclo e recupero degli stessi e tenendo conto che dell’istituzione del catasto dei rifiuti cui gli enti territoriali sono vincolati a trasmettere i dati su quantità, qualità e operazioni compiute dai vari soggetti coinvolti nella gestione dei rifiuti – fino a quando non interverranno le modifiche del della norma del 2010 sospese dalla mancata operatività del sistema Sistri, per il quale nel ridefinire le nuove regole di compilazione era necessario tener conto di scadenze e competenze ulteriormente rivisitate. Se le indicazioni sul futuro del Sistri saranno rispettate, la sua evoluzione tecnologica ed informatica inciderà anche sul Mud, interfacciandosi con la sua compilazione automatica, ma fino ad allora (che si tratti di utenti obbligati o meno) le recenti disposizioni di legge prevedono, da un lato, il dialogo telematico tra utenti e Pubbliche Amministrazioni e, dall’altro, l’archiviazione digitale di tutta la documentazione presentata dall’utenza agli Enti Pubblici. Si rende, dunque, sempre più necessario l’utilizzo della modalità telematica, con sottoscrizione mediante firma digitale, per la presentazione della denuncia MUD 2016, con scadenza ad aprile 2016, superando la modalità cartacea.
Come riporta l’articolo 1 del decreto pubblicato in gazzetta, informazioni aggiuntive alle istruzioni saranno rese disponibili sui seguenti portali istituzionali: www.sviluppoeconomico.gov.it; www.minambiente.it; www.isprambiente.gov.it; www.unioncamere.it; www.infocamere.it; www.ecocerved.it.

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