Tracciabilità dei rifiuti: ecco i tempi della sperimentazione del RENTRi

di Luigi Palumbo 30/03/2021

Pubblicata la timeline della fase sperimentale del nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, il RENTri. Fine dei lavori prevista per l’autunno 2021

Dovrebbe terminare quest’autunno la fase di messa a punto del prototipo del nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, il RENTRi. Lo si legge nella timeline pubblicata ieri nella homepage ufficiale del sistema, dalla quale sarà possibile, per i soggetti accreditati, accedere all’area riservata alla sperimentazione. La fase di test è partita lo scorso giovedì con l’incontro tra i tecnici del Ministero della Transizione ecologica, dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali e di Ecocerved con i rappresentanti delle principali software house italiane produttrici di applicativi informatici per la gestione dei rifiuti. Un importante segnale di discontinuità rispetto a quanto accadde con il vecchio sistema di tracciabilità, il Sistri, che calò dall’alto sulla vita delle imprese quasi senza tenere conto delle loro esigenze operative.

Il RENTRi, si legge sul sito, “introduce un modello di gestione digitale per l’assolvimento degli adempimenti quali l’emissione dei formulari di identificazione del trasporto, e la tenuta dei registri cronologici di carico e scarico” e sarà strutturato in due sezioni “la Sezione dell’Anagrafica degli iscritti, che raccoglie anche le autorizzazioni ambientali” ovvero il Registro Elettronico Nazionale, e una sezione “della Tracciabilità, che raccoglie i dati annotati nei registri e nei formulari” che darà corpo al RENTRi. Stando a quanto si legge sul portale, la sperimentazione prende il via nelle more dell’adozione dei decreti attuativi del MInistero della Transizione ecologica che dovranno introdurre i nuovi modelli digitali di registri di carico e scarico e formulari, che “serviranno a disciplinare gli aspetti operativi, tecnici, funzionali”. Nel frattempo, si chiarisce, “il Ministero dell’Ambiente con il supporto dell’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali, ha avviato la realizzazione di un prototipo finalizzato a verificare la funzionalità e la fruibilità di un modello di Registro Elettronico Nazionale”.

Secondo la timeline, la sperimentazione partita a marzo, con l’entrata in funzione del nuovo applicativo digitale per la vidimazione dei formulari, il ViViFir, proseguirà ad aprile con la definizione dei registri di carico e scarico elettronici, per poi passare nel corso dell’estate di quest’anno alle fasi di verifica della compilazione, della trasmissione dei dati sulla tracciabilità e dei meccanismi di interoperabilità con i software gestionali. Ad ottobre si approderà quindi alla verifica ‘sul campo’, con il coinvolgimento di imprese accreditate che potranno utilizzare il prototipo tramite “accesso applicativo a sistemi informativi che espongono il servizio”. In quella sede si provvederà alla simulazione delle fasi di emissione dei formulari, produzione dei registri di carico e scarico, comunicazione delle movimentazioni al Registro Elettronico Nazionale e raccolta dati finalizzata alla tracciabilità. Nella speranza che entro quella data abbiano visto la luce i decreti attuativi con i nuovi modelli digitali di registri e formulari. Se così fosse, il RENTRi potrebbe essere pronto a fare il suo debutto già entro la fine del 2022.

3 commenti su "Tracciabilità dei rifiuti: ecco i tempi della sperimentazione del RENTRi"

  1. Luciano Corti ha detto:

    Nella speranza che non si ripeta il copione del Sistri e che il sistema oltre alla necessaria tracciabilita consenta veramente di semplificare l’operatività delle aziende e di “risparmiare carta” che con il Sistri si era triplicata

  2. amanda ha detto:

    buonasera, parlate del sito del rentri ma io non riesco ad entrarvi
    Ma è attivo?
    grazie
    Cordiali saluti

  3. amanda ha detto:

    io non riesco ad entrare nella homepage ufficiale del sistema, sono giorni che ci provo, ma è attiva
    grazie mille
    cordiali saluti

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