Così Casapesenna rinasce, anche grazie al riciclo

di Luigi Palumbo 12/12/2022

Da rifiuto abbandonato a occasione di rinascita per un’intera comunità: inaugurato a Casapesenna il nuovo campo da calcio realizzato su un terreno confiscato alla camorra con i pneumatici fuori uso raccolti e avviati a riciclo nell’ambito del protocollo anti roghi del 2013

Da rifiuto potenzialmente pericoloso a simbolo di riscatto. È un storia di rinascita, quella delle oltre venti tonnellate di pneumatici fuori uso abbandonati raccolte nell’ambito del protocollo anti roghi siglato nel 2013 e trasformate nel sottofondo in gomma del nuovo campo da calcio di ultima generazione inaugurato questa mattina su un terreno confiscato alla camorra a Casapesenna, in provincia di Caserta. Un pezzo di territorio strappato all’impero criminale del clan dei Casalesi e restituito alla collettività per diventare presidio di legalità e sostenibilità. “È il diciassettesimo bene confiscato dall’inizio del mio mandato – racconta il sindaco di Casapesenna Marcello De Rosa – per altri tre siamo in attesa di un finanziamento da cinque milioni di euro. Stiamo lavorando duro per il riscatto di questo territorio. Con l’aiuto dello Stato e delle associazioni riusciamo finalmente a vedere quel raggio di luce che da tempo non batteva su questo territorio”.

Una giornata di festa per l’intera comunità, baciata da un sole che quasi simbolicamente torna a splendere dopo lunghe giornate di pioggia. Brilla il verde intenso del tappeto in erba sintetica, sul quale gli alunni dell’Istituto comprensivo di Casapesenna fanno rotolare i primi palloni. Alle pareti brillano, altrettanto simboliche, le stelle oro in campo blu della bandiera europea. “Giornate come questa sono il frutto della sinergia istituzionale che ci sta consentendo di restituire ai cittadini quello che gli era stato sottratto con il sopruso e la violenza”, spiega Mario Morcone, assessore alla sicurezza della Regione Campania, principale finanziatrice dei lavori per la realizzazione del nuovo campo da calcio. “Siamo ‘frontrunner’ istituzionale di questo processo – dice – e continueremo a spingere”.

L’inaugurazione del campo da calcio di Casapesenna è solo l’ultimo traguardo in ordine di tempo raggiunto nell’ambito del protocollo siglato nel 2013 tra il Ministero dell’Ambiente, le prefetture e i comuni della provincia di Napoli e Caserta, l’incaricato di governo per il contrasto ai roghi di rifiuti in Campania e il consorzio di filiera Ecopneus. Un’intesa nata per garantire la raccolta straordinaria e l’avvio a riciclo degli pneumatici abbandonati, “spesso usati per appiccare roghi di rifiuti meno combustibili” spiega il prefetto Filippo Romano. Il protocollo ne garantisce invece la raccolta, il corretto avvio a riciclo e il successivo impiego del polverino di gomma in applicazioni diverse, che vanno dalle strade insonorizzate alle aree gioco per bambini, fino naturalmente ai campi da calcio. “Da qui – chiarisce Romano – il forte valore simbolico di questa giornata”. Che è anche un invito a superare la cultura del ‘no’ agli impianti di riciclo. “Il campo di Casapesenna è stato realizzato con gomma da pneumatici riciclati prodotta interamente in un impianto campano. Ma è un caso raro – sottolinea – visto che al Sud, e in particolare in Campania, non abbiamo ancora abbastanza impianti di riciclo. Quest’inaugurazione è un messaggio per l’opinione pubblica e per la politica. Un invito a non considerare gli impianti per il riciclo dei rifiuti come rifiuti a loro volta”.

Circa 90mila le tonnellate di pneumatici a fine vita abbandonati raccolte in poco meno di dieci anni nell’ambito del protocollo anti roghi in Campania, trasformate in polverino di gomma riciclata dagli impianti della filiera. Da rifiuto abbandonato, potenziale innesco per roghi devastanti sotto il profilo ambientale e sanitario, a risorsa pronta per una seconda vita. “Un simbolo di rinascita, che ben si coniuga con lo spirito natalizio di questi giorni – dice Federico Dossena, direttore generale del consorzio Ecopneus – frutto della sinergia tra pubblico e privato sancita dal protocollo”. “Il ciclo dell’economia circolare attivato dal protocollo trasforma i rifiuti sottratti ai roghi in materia prima seconda – sottolinea Francesco Beneventi, funzionario del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – tutelando l’ambiente e generando nuovo valore. Ma anche offrendo ai nostri ragazzi spazi di aggregazione come quello di Casapesenna, che consentano di costruire quei rapporti sani che un domani, da adulti, possano aiutarli a segnare gol vincenti per tutta la società“.

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