Milano indossa la sua più sgargiante veste rosa per l’ultima tappa del Giro d’Italia 2017, lo storico numero 100, ma qua e là ecco sbucare tante macchioline verdi. Merito di Ride Green e dei suoi punti di raccolta, ovviamente. Un progetto speciale in un giro speciale. La centesima edizione della corsa fino all’ultimo istante non ha voluto rivelare chi fosse il vincitore. Quintana, Nibali, Dumoulin, Pinot: ai nastri di partenza dell’ultima crono c’erano quattro campioni nell’arco di meno di un minuto, con la farfalla di Maastricht che ha finito per ridere ultimo.
Meno incerto, ma non meno emozionante il risultato dell’altra gara, quella per l’ecosostenibilità: la raccolta differenziata ha tenuto una media incredibile nell’ordine dell’89% su tutte le 21 tappe della corsa e che nel village di arrivo a Milano, fanno sapere gli organizzatori, ha toccato quota 90%. Ampiamente battuto, dunque, l’84% della prima edizione dello scorso anno, con quasi 85 tonnellate di rifiuti raccolti in totale, di cui ne sono state differenziate 7 di frazione organica, più di 64 di carta, 2 e mezzo circa di plastica e 1,7 di vetro: questi i numeri complessivi del progetto Ride Green 2017 promosso da RCS Sport e da E.R.I.C.A. Soc. Coop. che anche quest’anno ha portato la raccolta differenziata nei village agli arrivi e alle partenze con la partnership, tra gli altri, di Ricicla.tv.
Grazie anche ai tanti volontari che vi si sono dedicati, Ride Green 2017 sembra insomma aver convinto e regalato ottime impressioni anche ai tanti “vip” che hanno popolato lo storico arrivo della Corsa a Tappe più bella e difficile del mondo. Oltre a ridurre l’impatto ambientale della carovana del giro, trasformando la corsa rosa in una corsa verde, l’obiettivo di Ride Green, infatti, è soprattutto quello di fare dell’evento un vero e proprio laboratorio di cultura della sostenibilità, per comunicare alle migliaia di tifosi e appassionati e sportivi famosi e non famosi di tutte le età i vantaggi che derivano da una corretta gestione dei rifiuti.
È stato un fantastico giro: Ride Green dimostra che lo si può fare anche tutelando l’ecologia, e che dopo il successo di questo Giro potrà esserlo sempre di più.
