Registri di carico e scarico: il “far west” delle sanzioni

di Redazione Ricicla.tv 21/07/2016

Provate a mettervi nei panni di un’impresa la cui attività sia regolamentata, si fa per dire, da un quadro normativo carente ed attempato, e a tratti talmente sintetico che chiunque può leggerci dentro quello che vuole. Fatto? Ecco. benvenuti nel mondo delle imprese italiane che gestiscono e trasportano rifiuti, che oltre a fare i conti con la generalizzata diffidenza con la quale si guarda alle loro attività, convivono quotidianamente con il rischio che, pur operando nel giusto, qualcuno bussi alla loro porta e gli dica che no, stanno sbagliando, e che chi sbaglia paga. Questo è quello che è successo ad una nutrita schiera di imprese, per lo più operanti nel ramo delle bonifiche da amianto, che nelle ultime settimane sono state multate dalla Polizia metropolitana di Napoli, con sanzioni salatissime che vanno dai 2mila fino ai 90mila euro, perché secondo gli agenti di controllo avrebbero contravvenuto alle disposizioni di legge sulla corretta tenuta dei registri di carico e scarico dei rifiuti. Abbiamo provato a fare chiarezza sulla vicenda ascoltando Aniello Buonaiuto, imprenditore, Lucia Rea, comandante della Polizia metropolitana di Napoli, Paolo Pipere, segretario nazionale dell’Associazione italiana esperti ambientali e Tiziana Cefis, giurista ambientale per lo Studio Amb di Bergamo.

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