NAPOLI. Sfornare il piano ecoballe in tre settimane non è una missione impossibile, parola di Fulvio Bonavitacola, assessore all’ambiente in Regione Campania della Giunta De Luca. Il piano con annesso cronoprogramma, infatti, deve essere consegnato entro il 26 dicembre dalla Struttura di Missione alla quale, però, mancano ancora un responsabile e due dirigenti tecnici che non potranno essere selezionati prima del 3 dicembre, quando scadrà il termine delle candidature posto dalla delibera regionale. «Il tema del risanamento ambientale di questo territorio è complesso, le ecoballe ne sono parte, ma in qualche misura ne sono anche un simbolo. Ci stiamo lavorando da mesi, non a caso il primo stralcio operativo è stato approvato a 24 ore dal decreto legge – fa notare l’assessore – lo abbiamo potuto fare perché abbiamo le idee chiare. Se l’Anac ci consegnerà gli atti validati, possiamo pubblicare il bando di gara per le prime 800mila tonnellate da smaltire fuori regione. Questo è solo un primo stralcio, però – ricorda Bonavitacola – il piano non è altro che l’evoluzione di quelle linee guida pubblicate il 10 agosto scorso nel Bollettino Ufficiale della Regione Campania». Segno di una volontà politica coerente agli annunci e che viene da lontano, resta da capire il ruolo della struttura di missione e dei dirigenti da selezionare così in fretta, per non parlare della trasparenza e regolarità del “concorso”, qualora il piano che dovranno firmare non sarà poi – inevitabilmente – frutto di un lavoro svolto alla luce di quella nomina e nella relativa ristrettezza di tempi. «Non è che il Governo ci abbia colti di sorpresa, nessuna corsa contro il tempo – dice l’assessore Bonavitacola commentando la misura con cui sono stati stanziati i primi 70 milioni nelle more della pubblicazione di quello stesso piano proprio per far partire le operazioni e trovando una altrimenti inspiegabile prontezza di azione nell’attività della Giunta – c’è anche un contributo nostro nell’impostazione di quel decreto». Se i giochi sono già fatti, bisognerà monitorare il successivo impatto operativo della Struttura di Missione, che se non ha redatto il piano significa che non ha definito proposte, predisposto studi di fattibilità né individuato risorse finanziarie: tutte competenze che si possono leggere sulla pagina dedicata del sito web della Regione considerato che il piano dovrà definire un cronoprogramma preciso per tutte i cinque milioni di tonnellate di balle stoccate. E vale la pena ricordare che nel decreto del governo centrale è specificato che ad ogni passo falso sul cronoprogramma, la Struttura di Missione può essere commissariata dallo Stato. Portando con sé i finanziamenti milionari. Ora però a questo costituendo nuovo ente restano solo compiti attuativi ed amministrativi, per svolgere i quali non è chiara la necessità di nuove nomine.