Acqua, terra e aria: recuperare risorse per un futuro sostenibile

di Mauro Delle Fratte 29/09/2020

Bioeconomia circolare, gestione sostenibile delle risorse idriche, pratiche innovative di recupero dei rifiuti, con un’attenzione particolare alle plastiche. Saranno questi i temi centrali della prima giornata di lavori del Green Symposium 2020, l’agora green promossa da Ricicla.tv e Ecomondo. Due giorni di confronto, i prossimi 22 e 23 ottobre alla Stazione Marittima di Napoli, tra istituzioni nazionali, locali e comunitarie, imprese, esperti di settore e cittadini. A tenere a battesimo il primo dei quattro “symposia” tre dei massimi esperti nazionali in materia di sviluppo sostenibile: il Prof. Fabio Fava, ordinario di Biotecnologie industriali ed ambientali dell’Università di Bologna, il Prof. Francesco Fatone, ordinario di Ingegneria Chimica ed Ambientale dell’Università Politenica delle Marche, e il Prof. Luigi Nicolais, già ministro e presidente del Cnr, oltre che  ordinario di Tecnologie dei Polimeri presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.

Tra inquinamento dei mari e spreco di risorse idriche, impoverimento e consumo dei suoli ed emissioni in atmosfera, le tre dimensioni chiave della biodiversità, acqua, terra e aria, versano in pessimo stato ad ogni latitudine, Italia compresa. Preoccupante il quadro tracciato dai dati raccolti dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale: sono 14 gli ettari di suolo consumati ogni giorno; il 37,5% dei volumi complessivamente immessi nelle reti idriche nazionali è andato disperso, mentre più del 70% dei rifiuti marini è depositato nei fondali italiani e il 77% è costituito da plastica; quanto alle emissioni di gas serra, nel 2018 sono calate del 17% rispetto al 1990 ma non abbastanza da rispettare i trend richiesti dall’accordo sul clima di Parigi.

Dati che, nei giorni del dopo Covid, sottolineano l’urgenza di ricucire lo strappo tra ambiente, salute ed economia, accelerando la transizione verso modelli di sviluppo basati non più sull’estrazione e consumo di risorse naturali ma sulla riduzione degli sprechi, sul recupero degli scarti e sullo sfruttamento di nuove fonti di energia non fossile, in un’ottica di circolarità che oggi più che mai appare come l’unica via possibile per scongiurare il disastro. Gli straordinari stanziamenti nell’ambito del Recovery Fund e del Green Deal europeo, uniti al prossimo ciclo di finanziamenti comunitari per gli anni 2021-2027 rappresentano per l’Italia un’occasione irripetibile per recuperare i ritardi e allinearsi agli ambiziosi obiettivi di sostenibilità europei, puntando su ricerca e innovazione e mettendo a sistema, come proverà a fare il Green Symposium 2020, le migliori esperienze ed energie della green economy nostrana.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito ufficiale della manifestazione.

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