La Commissione europea ha pubblicato un elenco di 11 categorie di prodotti ad alto potenziale di recupero per materie prime critiche, tra cui batterie e apparecchiature tecnologiche, ma anche compost e fanghi da depurazione. L’obiettivo è guidare gli Stati membri nella gestione circolare dei rifiuti, riducendo la dipendenza dalle importazioni di risorse strategiche come i fertilizzanti. Il documento è in consultazione pubblica fino al 25 luglio
La Commissione europea ha pubblicato sul proprio sito l’elenco di prodotti, componenti e flussi di rifiuti che hanno un elevato potenziale di recupero per le materie prime critiche, come stabilito – si legge sul portale – dall’articolo 26 del Critical Raw Materials Act, la strategia dell’Ue per aumentare l’autonomia delle catene di fornitura di minerali fondamentali per l’industria dell’Unione. È il CRM Act ad affidare a Bruxelles il compito di pubblicare un elenco che gli Stati membri dovranno utilizzare come riferimento per la definizione di programmi nazionali funzionali ad aumentare riutilizzo, riciclo e recupero delle materie prime critiche.
Le categorie individuate dalla Commissione sono 11, l’elenco è stato reso consultabile dal 27 giugno e resterà aperto alle osservazioni fino al 25 luglio. Nell’elenco figurano, tra gli altri, batterie, apparecchiature elettriche ed elettroniche, turbine eoliche e veicoli a motore, prodotti tecnologici che ormai siamo abituati ad associare alle materie prime critiche e strategiche. Ma nel testo presentato da Bruxelles c’è anche qualche new entry. Al punto nove dell’elenco, infatti, compaiono compost e digestato da rifiuti organici, mentre al punto dieci sono stati inseriti i fanghi da depurazione derivanti dal trattamento delle acque reflue urbane. Due flussi di rifiuti la cui gestione, in ottica circolare, può contribuire a ridurre la dipendenza del Continente dall’importazione di fertilizzanti di sintesi provenienti da Paesi terzi (Russia in primis).
La palla ora passa agli stakeholder, che potranno commentare per i prossimi 25 giorni l’elenco reso noto da Bruxelles. Una volta chiusa la consultazione la lista sarà ufficialmente adottata dall’esecutivo europeo. Dopo 20 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue, il regolamento di esecuzione in vigore e sarà applicabile in tutti gli Stati dell’Unione europea, con l’obiettivo di guidare i Paesi verso una una maggiore circolarità delle materie prime critiche. Qui il testo completo dell’elenco pubblicato da Bruxelles.
Ma gli impianti in procedura,semplificata come faranno?