RENTRI, al via da luglio l’attestazione dei sistemi di geolocalizzazione

di Redazione Ricicla.tv 23/05/2025

Dal 1 luglio 2025, i trasportatori di rifiuti pericolosi dovranno dotare i veicoli di sistemi di geolocalizzazione e inviare un’autodichiarazione tramite il portale AGEST. L’obbligo è parte dell’adeguamento al sistema RENTRI, che dal 2027 raccoglierà i dati sui percorsi in forma digitale. Intanto prosegue la scadenza a scaglioni per l’iscrizione dei soggetti obbligati, mentre è già disponibile in area demo il FIR digitale per la sperimentazione da parte di imprese e sviluppatori


A partire dal prossimo 1 luglio le imprese che trasportano rifiuti pericolosi iscritte in categoria 5 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali dovranno cominciare ad attestare la presenza sui propri autoveicoli di opportuni sistemi di geolocalizzazione basati sulle tecnologie disponibili sul mercato. Lo ricorda il comitato nazionale dell’Albo con una circolare pubblicata ieri per chiarire i termini di adeguamento agli obblighi di geolocalizzazione previsti dal regolamento del RENTRI, il nuovo sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti, e già disciplinati lo scorso dicembre prima dal Ministero dell’Ambiente con un decreto direttoriale e successivamente dall’Albo con una delibera del comitato nazionale.

Nella nuova circolare l’Albo ricorda che dal prossimo 1 luglio ed entro il 31 dicembre le imprese in questione, obbligate all’iscrizione al RENTRI, dovranno inviare telematicamente tramite il portale AGEST un’autodichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante, secondo il format esemplare allegato alla delibera 3 del 19 dicembre 2024, per attestare la presenza a bordo di sistemi di geolocalizzazione, cosa che già dal 15 dicembre dello scorso anno rappresenta per i veicoli in questione requisito di idoneità tecnica per l’ottenimento e il rinnovo dell’iscrizione all’Albo. La finestra per l’adeguamento resterà aperta per sei mesi, mentre a partire dal 1 gennaio 2026, chiarisce l’Albo, gli enti e le imprese devono attestare la presenza dei sistemi di geolocalizzazione sugli autoveicoli contestualmente alla presentazione delle istanze di iscrizione o variazione del parco veicolare in categoria 5 per gli autoveicoli che trasportano rifiuti speciali pericolosi.

In linea con quanto disposto dal Ministero dell’Ambiente, con il decreto adottato a dicembre 2024 dalla direzione generale per l’economia circolare, l’autodichiarazione dovrà riportare i numeri di targa e di telaio degli autoveicoli cui i sistemi dovranno essere associati in modo univoco. L’installazione dei sistemi di geolocalizzazione dovrà garantire l’invio al RENTRI dei dati sul percorso dei trasporti, funzionalità che però, ha chiarito il decreto direttoriale, scatterà solo decorsi dodici mesi dalla data di chiusura dell’ultimo scaglione di iscrizioni al RENTRI, fissata al 13 febbraio 2026, quando partirà per tutti gli iscritti l’obbligo di tenuta dei formulari di identificazione in via esclusivamente digitale. Ciò significa che le imprese dovranno dotarsi dei sistemi di geolocalizzazione con più di un anno di anticipo rispetto all’effettivo invio dei tracciati al RENTRI, che partirà solo dal 13 febbraio 2027. Un ampio margine di tempo che, nelle intenzioni di MASE e Albo, dovrà servire a testare e calibrare al meglio le funzionalità.

Il prossimo 15 giugno aprirà il secondo scaglione di iscrizioni al sistema RENTRI, dedicato ai produttori iniziali di rifiuti pericolosi e non con un numero di addetti compreso tra 10 e 50, che dovranno aderire alla piattaforma entro il 14 agosto. Poi dal 15 dicembre e fino al 13 febbraio 2026 toccherà all’ultimo gruppo, i produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti. Alla data di chiusura delle ultime iscrizioni scatterà per tutti l’obbligo di tenuta in via esclusivamente digitale sia del registro di carico e scarico che del formulario di identificazione dei rifiuti. Gli applicativi per il FIR digitale sono già disponibili in area demo sul portale RENTRI e possono essere utilizzati sia dalle singole aziende che dai produttori di software per sperimentarne le funzionalità e prepararsi all’appuntamento con la piena operatività.

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