Per gli operatori del comparto rifiuti quella del 2015 è già passata alla storia come una delle estati più roventi di sempre. Non solo e non tanto per le temperature registrate, quanto per la raffica di provvedimenti normativi che, mentre l’Italia ignara sonnecchiava sotto l’ombrellone, hanno modificato alcune disposizioni chiave della parte quarta del Testo Unico Ambientale, il decreto legislativo 152 del 2006. In particolare, prima con il decreto legge 92 del 4 luglio 2015 e successivamente con la legge 125 del 6 agosto, il legislatore ha di fatto riscritto due definizioni fondamentali: quelle di “deposito temporaneo” e “produttore” di rifiuti.
A far scattare le modifiche era stata la volontà del governo di intervenire nella controversa vicenda giudiziaria che aveva coinvolto la Fincantieri di Monfalcone, dopo la sentenza della Cassazione penale, emessa il 10 febbraio 2015, che aveva propiziato il sequestro di alcune aree dello stabilimento sulle quali venivano depositati i rifiuti costituiti dai residui delle lavorazioni eseguite sulle navi in costruzione da parte di imprese subappaltatrici.
A risentire degli effetti delle modifiche alla parte quarta del Tua, però, non è stata solo la Fincantieri ma tutte le imprese italiane produttrici e gestrici di rifiuti, che dallo scorso agosto devono fare i conti con le nuove misure di legge, e che soprattutto rispetto alla nuova definizione di “produttore” hanno visto di fatto estendersi – se non addirittura duplicarsi – gli adempimenti in capo al soggetto in questione.
Per aiutare gli operatori del comparto ad orientarsi nella selva delle normative, Studio Amb, in collaborazione con TuttoRifiuti, Ricicla.tv e TuttoAmbiente ha organizzato il seminario “Produttore di rifiuti – Adempimenti e responsabilità alla luce delle recenti modifiche normative”, in programma il prossimo 12 aprile a partire dalle 13 e 30 presso il Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo. Un’occasione preziosa per affrontare con competenza gli adempimenti legati alla produzione dei rifiuti, acquisire consapevolezza sulle responsabilità e sui rischi in caso di inadempienze ed essere aggiornati sull’evoluzione e le modifiche che hanno interessato la parte quarta del decreto legislativo 152 del 2006. Per maggiori informazioni si rinvia al portale TuttoRifiuti.